Dettagli Recensione
Inchino al Monte Rosa
L’autore ama la montagna, in tutta la sua essenza, e questo amore, naturale, sincero e profondo, emerge in modo prepotente in tanti suoi scritti. Anche in questo libro la montagna ci viene presentata in tutte le sue sfaccettature, con un ritmo lento, come deve essere il passo di montagna. Sarà anche per via del fatto che ne ho assorbito i contenuti lentamente, perché è un libro che ho vissuto tramite l’esperienza dell’ascolto della versione in audiolibro, mi ritrovavo, in tanti passaggi, in quel paesino, su quei sentieri, a guardare quei boschi, in quei luoghi interni del rifugio, del ristorante, come se fossi seduta in mezzo ai protagonisti, potendo sentire quei profumi e quegli odori. E’ diffusa una vena di malinconia, quasi dal sapore autunnale, forse anche per il bisogno di ricerca della solitudine nella natura, che è un aspetto saliente della storia. Sono splendidi gli scorci correlati al susseguirsi delle varie stagioni dell’anno, con un’inevitabile correlazione alle diverse fasi della vita. I personaggi sembrano dipinti a pennellate ed è molto bello il modo con cui l’autore ne ha rappresentato i legami interpersonali. L’angolatura che ho amato di più è stata il bisogno di quiete per ritrovare se stessi ed il proprio equilibrio. E quel bilanciamento delicato e speciale fra amaro della solitudine e sale della libertà.
Indicazioni utili
Commenti
3 risultati - visualizzati 1 - 3 |
Ordina
|
3 risultati - visualizzati 1 - 3 |