Dettagli Recensione
Capolavoro dimenticato
« Alla prima curva, si scoprì la Valdelsa. C’era un mare di nebbia, laggiù: da cui emergevano come isole le sommità delle collinette. Ma il sole, attraversando coi suoi raggi obliqui la nebbia, accendeva di luccichii il fondovalle. Mara non distoglieva un momento gli occhi dallo spettacolo della vallata che si andava svegliando nel fulgore nebbioso della mattina.»
“La ragazza di Bube”, romanzo vincitore del premio Strega nel 1960, è probabilmente il capolavoro di Carlo Cassola. Vi si narra la storia d’amore tra Mara, giovanissima contadina di Monteguidi e l’ex partigiano Arturo, da tutti conosciuto con il soprannome di Bube.
La guerra è appena finita e Bube si reca a conoscere la famiglia del suo migliore amico Sante, morto durante la lotta per la Liberazione. Sante abitava a Monteguidi, piccolo borgo frazione di Colle Valdelsa e, oltre ai genitori e a un fratellino più piccolo, aveva anche una sorella di sedici anni, Mara. Bube e Mara si piacciono fin dal primo sguardo e iniziano una relazione. All’inizio del romanzo sono due ragazzini, lei è bella, si rende conto che il suo corpo è quello di una donna che piace ma i suoi pensieri e ragionamenti sono ancora quelli di una bambina. È insomma un’adolescente in piena regola. E come tale ha anche una grande voglia e propensione verso l’innamoramento. Lui è poco più grande, è cresciuto senza padre, è istintivo e volitivo. Benché abbia già vissuto esperienze come la guerra, non è maturo. Anzi, è un giovane troppo esaltato dal senso di potere procurato dall’uso delle armi e dalla facile approvazione della massa popolare che vuole giustizia dopo gli eventi del fascismo e della guerra civile.
I due inizialmente si piacciono ma poco dopo avviene ciò che non sempre è detto che accada tra due persone che si piacciono, anche più mature o che si sono frequentate di più… Avviene che Mara e Bube si innamorano davvero. Il problema è che Bube, nel suo essere poco maturo e troppo istintivo, compie un grave errore che segna irreparabilmente il suo percorso di vita. Entrambi a quel punto ne dovranno subire le conseguenze, poiché Mara si sente legata a Bube dal sentimento dell’Amore.
Cassola ha scelto di ambientare questa vicenda, probabilmente ispirata ad una storia realmente accaduta, nel complesso momento di trapasso dalla lotta di Liberazione al dopoguerra, quando, venuta a cadere la piena fiducia nella solidarietà collettiva, ciascuno doveva trovare le risorse per crescere ed evolvere soprattutto sul piano privato. Mara è il simbolo quindi della realizzazione e della maturazione dal punto di vista personale e non più collettivo.
“La ragazza di Bube” è un bellissimo romanzo di formazione e una toccante storia d’amore. I protagonisti compiono un percorso di crescita attraverso l’amore e la sofferenza che li renderà consapevoli nei confronti della vita e di loro stessi. Buona lettura!
Indicazioni utili
Commenti
2 risultati - visualizzati 1 - 2 |
Ordina
|
2 risultati - visualizzati 1 - 2 |
L'evoluzione del personaggio di Mara è rappresentato splendidamente : da ragazzina superficiale e quasi sciocca a donna consapevole e psicologicamente matura.
E anche l'incapacità di Bube d'evolversi positivamente è resa assai credibile da tanti dettagli rivelatori.