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Non convince
Tutto nasce da un tentato tradimento di Carlo, con una sua giovane studentessa, Sofia. Il “malinteso”. Da qui si dipana una storia che, come dice il titolo, ha al centro l’idea della fedeltà, esplorata sia dal punto di vista di Carlo che da quello di Margherita, sua moglie.
E così scopriamo i due protagonisti come persone che hanno messo da parte le ambizioni professionali per dedicarsi Margherita alla vendita di case, e Carlo al tentativo di trovare un lavoro almeno sufficientemente redditizio.
Intorno a loro personaggi minori: Andrea, fisioterapista e appassionato di lotta con il quale Margherita avrà una fugace avventura, Sofia ovviamente, che deciderà di lasciare il corso e tornare a Rimini a gestire un negozio di ferramenta con il padre, e la madre di lei, Anna, unico personaggio realmente positivo di tutta la storia che spesso capisce la figlia e il genero anche senza che questi parlino e se ne duole.
Procedendo nella lettura scopriamo che Carlo ha tradito diverse volte Margherita pur se senza impegno sentimentale, e Margherita ha comunque pensato spesso alla possibilità di rapporti diversi oltre al marito dopo Andrea.
Fedeltà racconta nei dettagli i combattimenti di cani ai quali Andrea fa partecipare il suo cane e quelli tra umani ai quali prenderà parte dopo che il suo cane morirà. Grande il trasporto di Andrea verso il suo cane, anche se ci si domanda quanto sia possibile voler bene a un cane e portarlo a combattere.
Sofia rimarrà comunque nella mente di Carlo fino alla scelta, più o meno libera, di distaccarsene.
Il tutto in una Milano descritta in modo maniacale (nomi di supermercati, slarghi nelle strade, dettagli anche minimi e decisamente superflui) così come la storia è dettagliata in ogni aspetto all’estremo e fino a risultare spesso noiosa. Anche i rapporti fisici sono dettagliati, e molto. Perché? Cosa ci dice in più? Cosa ci trasmette? In realtà tutto questo non aggiunge nulla alla vicenda.
Il tema è bello, nel suo tentativo di ragionare su difficoltà a capacità di proseguire in un matrimonio dopo un tradimento, nei suoi risvolti emozionali, sulla precarietà di qualsiasi rapporto, sul perdono e sull’inganno. E’ possibile la fedeltà? E cosa è in fondo e davvero? Quanto è importante un tradimento di una sera nella vita di una coppia?
Nel romanzo però non c’è sentimento né emozione in nessuno dei protagonisti, neanche dove dovrebbe esserci, salvo in Anna. Tutto è freddissimo, la storia è come incisa su lastre di ghiaccio e nulla trasmette.Non c’è relazione vera tra i personaggi. Se vuole essere una riflessione su un argomento così complesso, come può esserlo senza uno sguardo sincero dentro se stessi?
L’eccesso di dettagli rende lenta la lettura e frammentata. Il risultato è un romanzo molto osannato ma decisamente poco convincente.