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Bugie adulte
Giovanna,
basta una sola frase di tuo padre, ascoltata per caso senza essere vista, e la vita che hai sempre conosciuto e in cui hai creduto, ti si sgretola tra le mani come pastafrolla impazzita, soprattutto se hai quattordici anni.
Improvvisamente tutto è in discussione: la tua bellezza, l'amore di tuo padre da sempre "mitizzato", la famiglia da cui provieni.
Come una bomba inesplosa dalla tua nascita, ti ritrovi adolescente con, tra le mani, un ordigno che porta il nome di tua zia.
Una zia che non hai mai conosciuto.
Vittoria.
Com'è zia Vittoria?
È davvero così brutta?
...o forse è solo imbruttita dalla vita?
Da questo momento in poi non sai più dove specchiarti per capire chi sei veramente, parli per trovare la tua vera voce, guardi i dettagli per capire il mondo.
Vivi su al Vomero, ma senti forte il richiamo di giù, del Pascone...
Sei cresciuta divorando libri, ascoltando i dibattiti dei tuoi sulla politica, sulla religione, sulla società, ma adesso provi il piacere proibito di una frase in dialetto, dei modi sguaiati, dei comportamenti scabrosi...
Vuoi sporcarti, sporcare quel mondo lindo e pinto in cui "i grandi" ti hanno fatto credere di vivere, mentre loro, sotto il tavolo, accumulavano le loro bugie adulte.
Cresci di colpo, solo con le tue forze, non sai neanche bene cosa vuoi, ma sai come non vuoi diventare.
Se c'è un aspetto costante che ho riscontrato nei romanzi della Ferrante (ma non ho ancora letto la saga de "L'amica geniale") è la ruvidezza, la capacità di lasciarti addosso un senso di malessere, come un ematoma sulla pelle, come un tessuto dai bordi sfilacciati.
E questo mi piace, così come mi piace il suo lasciarci senza una catarsi finale, obbligandoci a lasciar andare la protagonista verso il suo futuro, a noi ignoto.
P.s.: Ho guardato anche la serie Netflix che ne è stata tratta e, tutto sommato, mi è piaciuta.
Ho ritrovato le parole della Ferrante, quel senso di disagio che la contraddistingue, interi dialoghi riportati fedelmente, ma avevo dalla mia parte la conoscenza completa della storia, anche quello che sullo schermo non è stato spiegato a dovere, per cui non so dire se, al netto della lettura del romanzo, mi sarebbe piaciuta allo stesso modo.