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Un libro nel libro
Marco Vichi torna in libreria, questa volta senza la sua creatura di carta, il commissario Bordelli, con un nuovo romanzo intitolato Ombre. Un libro in cui si respira profondamente aria di letteratura e di amore per i libri.
Il romanzo racconta la storia di Luigi, raffinato editore fiorentino, che al mare con moglie e figlia, vede la consorte leggere con molto interesse quello che è considerato il bestseller del momento. E’ un libro che si intitola Fiori appassiti, ed è stato edito prima in Spagna, poi tradotto in Italia, ed è il primo volume di una trilogia. Più per curiosità che per altro inizia anche lui la lettura, e sin dalla prefazione rimane sconcertato. Lui ha vissuto in prima persona la storia narrata, ed è la sua con Marina. Chi è costei? Marina è una donna, una vecchia amica, mai dimenticata, che si è suicidata, molti anni prima, gettandosi nell’Arno. Lei:
“sembrava spesso immersa nell’ombra, ma lei era anche curiosa, desiderosa di capire e di conoscere. Guardandola negli occhi si percepiva dentro di lei un mondo infinito.”
Luigi non sa più che pensare, è curioso di:
“Vedere quanti altri episodi della propria vita avrebbe trovato.”
Riuscirà a capire il tortuoso percorso di questo strano libro? Riuscirà ad arrivare al vero nucleo degli avvenimenti?
Questo ultimo, avvincente, romanzo di Marco Vichi è un libro nel libro. Un libro per gli amanti del noir, e dei bei testi. La narrazione procede spedita, un mistero dentro l’altro, e tutto ruota attorno alla ambivalenza della sua protagonista principale, Marina:
“Marina … una persona speciale, bastava guardarla negli occhi per capirlo …. Un congegno umano complesso e complicato, resistente, ma anche vulnerabile … destinata a grandi sofferenze, capace di precipitare e di risorgere, aperta alla bellezza e al piacere.”
Un ritratto di donna, oscuro e complicato, ma forte e coraggiosa. Un romanzo di cambiamento inatteso, se è vero che:
“Da un momento all’altro, che all’improvviso il destino poteva trascinarti sul suo imprevedibile carro e portarti dove gli pareva.”
Una bella lettura, inusuale e profonda.