Dettagli Recensione

 
Il viaggio di Anna
 
Il viaggio di Anna 2008-02-10 10:40:29 Mauro
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
Opinione inserita da Mauro    10 Febbraio, 2008

Poveri uomini!

“Il viaggio di Anna” è un romanzo di formazione, del genere psicologico-intimistico, che ci mostra l’evoluzione di una ragazza poco più che adolescente, sognatrice e anticonformista, verso la matura consapevolezza di essere donna.

E’ un viaggio difficile e faticoso, che prende le mosse da eventi dolorosi che le hanno dilaniato l’anima, come l’abbandono da parte del suo primo grande amore e il terribile trauma di un aborto.

Con queste premesse sarebbe stato facile impantanarsi in una scrittura angosciosa e strappalacrime e invece l’intero romanzo – peraltro abbastanza breve – scivola via con una leggerezza piacevole capace di commuovere e divertire il lettore al punto di farlo sentire vicino, con simpatia e tenerezza, alla protagonista.

Anna riuscirà, un poco alla volta, a ricostruire la sua vita sia sentimentale che professionale, anche grazie all’affetto delle sue due amiche storiche e di Marco, un "cripto-amico" che avrà un ruolo determinante nel finale della storia. Anna riconquisterà sicurezza e fiducia in se stessa al punto da riuscire, con una sorta di mirabile rivincita, a rivivere una notte di passione col suo primo amore. Come molti anni prima, il frutto di quella notte d’amore crescerà in lei e stavolta fino in fondo.

La maternità voluta e consapevole, dunque, è il terzo tema importante di questa storia, oltre all’amore e all’amicizia.

La piacevolezza del romanzo è inoltre ben sostenuta anche da una struttura e uno stile interessanti.

L’alternarsi di episodi narrati in presa diretta e di flash-back è sottolineato dal cambio di tempo – dal presente al passato e viceversa – oltre che dall’inserimento di lettere e messaggi scritti dai vari personaggi.

L’ambientazione geografica e sociale della storia rimane un po’ sullo sfondo e forse sarebbe valsa la pena tratteggiarla meglio.

Un’ultima considerazione riguarda la caratterizzazione dei personaggi, in particolare quelli maschili che appaiono spesso stereotipi dei più comuni difetti degli uomini. Fa eccezione Marco che, a suo modo, riscatta l’intera combriccola di cialtroni.

In conclusione un romanzo più che piacevole che mostra con garbo e maestria l’universo della psicologia femminile, spesso troppo complicato per noi uomini “semplici”.

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Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
a chi ama il Bildungsroman
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