Dettagli Recensione
Una ferita sempre sanguinante
E’ una storia di emozioni familiari che mi ha particolarmente colpito, perché la protagonista ha una mancanza, di cui soffre per tutta la vita. Da bambina lei e sua madre sono state abbandonate da suo padre. Questo evento crea una crepa, una frattura, una ferita, insanabile, che condiziona ogni suo gesto, ogni suo pensiero. Da bambina il dovere dei compiti è stato la sua salvezza. Crescendo, i suoi legami affettivi sono nati dalla riconoscenza per chi ha individuato la sua voragine e fa scorrere la sua vita come se non fosse sua. Il rapporto con la madre è stato fortemente condizionato, entrambe prigioniere di una tempesta personale invisibile all’esterno ma distruttiva all’interno. Tutta la sua vita è costruita attorno ad una crepa sanguinante, che riesce a sanguinare anche quando quel sangue è diventato secco. La ferita si riapre quando la madre la richiama in Sicilia per aiutarla nella gestione della vendita della loro casa. Lì si riaprono vecchie ferite e ne escono fantasmi. Stile delicatissimo, scorrevole, ammaliante.
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Si tratta di un testo d'impronta autobiografica?