Dettagli Recensione
Non entusiasma
Il romanzo lavora su unico tema, quello del rapporto tra i tre fratelli (in realtà solo Pietro è fratello degli altri due che invece tra loro non hanno legami di sangue). Il tema della guerra dei curdi è solo funzionale alla vicenda ma non può essere considerato e non viene fatto lavorare dall'autrice come un tema se stante. La relazione tra i tre arriva ai limiti della morbosità (e della poca credibilità) come il caso di Celeste con il fratello Pietro. Più naturale sembra invece quella di Nadir con il fratello. La vicenda procede un po' monotematica fino all'inevitabile e anche un po' scontato sblocco finale.
Occorre dare atto all'autrice di avere una scrittura molto fluida e molto leggibile che riesce ad appassionare e a scorrere con molta facilità. E non è poca cosa. Qualche caduta di stile ma tutto sommato accettabile.
Il romanzo ha un buon equilibrio interno.
I personaggi non sono molto caratterizzati salvo Celeste, la protagonista, e solo parzialmente il fratello Nadir. Gli altri non vanno al di là di una semplice, piatta descrizione. Non si può parlare di personaggi fatti vivere a 360 gradi.
La vicenda non riesce ad essere più di una storia d'amore contrastata e scontata per quanto appassionante. Nessun tema ha evoluzioni, e sarebbe stato bello invece indagare l'argomento del rapporto fraterno un po' di più. La vicenda alla fine risulta anche un po' ripetitiva.
Quindi buone qualità ma il risultato finale non convince.
Una buona lettura passatempo che non costringe a riflettere troppo. Non adatto a chi cerca libri che lascino qualcosa dentro e la sensazione di aver letto qualcosa che rimarrà. Queste Tre gocce d'acqua passano senza lasciare traccia.