Dettagli Recensione
La velocità di pensiero
Vanni Sarca è un personaggio davvero speciale, una ghostwriter che si trova invischiata in casi polizieschi e che, di fatto, diventa consulente di un commissario. Questo secondo libro della serie è abbastanza dispersivo, perché attorno al canovaccio del caso che viene affrontato, già di per sé abbastanza complicato, ruotano molti personaggi secondari e molte scene che sembrano distogliere l’attenzione, ed allungare inutilmente la lettura, se non che l’intento principale dell’autrice era costruire e rafforzare tutta quella cornice dentro cui Vani Sarca ed il suo commissario si muovono, per tratteggiare sempre meglio anche le loro vicende parallele, perché la serie di Vani Sarca non termina con questo episodio. Lei è veramente unica, ha una velocità di pensiero sorprendente ed un’innata capacità di leggere nel pensiero degli altri che stupisce ogni volta, e che è indubbiamente una dote preziosa anche in ambito poliziesco. Peccato che la persona che Vani sa leggere meno di tutti è proprio se stessa. Ma ci siamo noi a compensare, perché questo libro getta solo le basi per un complicato intreccio e l’interesse non può che crescere.