Dettagli Recensione

 
Randagi
 
Randagi 2022-04-28 20:08:52 Madame Rose
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Madame Rose Opinione inserita da Madame Rose    28 Aprile, 2022
Top 500 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Gli "scollati"

I "Randagi" sono personaggi errabondi: hanno perso il loro baricentro, perdono tempo, vagano inquieti e insoddisfatti, prendono le distanze sia dal mondo sia dal nido in cui hanno vissuto. Sono "scollati" dalla famiglia d' origine per scelta o per necessità: lo fanno per difesa, è puro spirito di sopravvivenza.
Per Pietro, Laurent e Tommaso non è solo un allontanamento fisico (lasciano la città di Pisa e Parigi per trasferirsi a Madrid, New York e in Bolivia rispettivamente) ma piuttosto "un desiderio di perdersi nel mondo" che equivale a dire "una fuga da se stessi per ritrovarsi da qualche parte..."
Come i randagi fanno branco tra di loro, una sorta di famiglia "nuova" in cui si leccano le ferite, e tra tentativi e fallimenti, crescono ed evolvono, qualcuno più di altri.
Le voci giovanili si raccontano, in forme diverse: quasi una confessione interminabile (quella di Dora); uno scambio di email testimonia un rapporto complesso (tra i due fratelli); sms stringati quelli di Pietro alle ragazze, quasi assente il contatto con il padre e la madre. Per contro, le voci dei famigliari, indistinte e fastidiose, arrivano da lontano, si fanno spazio e si percepiscono come un peso per i figli. Voci differenti, ma tutte con lo stesso denominatore: voci spezzate, inceppate e interrotte per incapacità di comunicare le proprie emozioni, tra rapporti paterni e fraterni duri, difficili e fragili.
È una storia tentacolare che acquista corpo e spessore man mano che ci si addentra nella lettura: ti avvolge e ti sorprende, ti incanta e ti fa partecipe delle esistenze sospese. Il lettore ha la sensazione di vivere con i personaggi e di non essere un semplice spettatore: chapeau all'autore per la sua bravura nel prenderci per mano, accompagnarci tra le righe e farci appassionare alla storia.
Grande lavoro nell' attenzione meticolosa di citazioni letterarie (i riferimenti alla letteratura spagnola abbondano) e di brani musicali (musica punk, nello specifico). Una scrittura accattivante e ricercata, scorrevole e frizzante, con punte di lirismo e descrizioni particolareggiate, senonché un'accurata psicologia dei protagonisti: non ci sono personaggi secondari, a parer mio, anche se Pietro Benati è al centro della storia e della stupenda copertina.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
90
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Liberata
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

I qui presenti
Errore 404
La stagione bella
Fumana
Nina sull'argine
Liberata
Un millimetro di meraviglia
Nannina
La neve in fondo al mare
Chiudi gli occhi, Nina
Magnifico e tremendo stava l'amore
Dove la luce
Il nostro grande niente
Chi dice e chi tace
Marabbecca
Cuore nero