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Il censimento dei radical chic
 
Il censimento dei radical chic 2022-04-23 17:23:34 Clangi89
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Clangi89 Opinione inserita da Clangi89    23 Aprile, 2022
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A cosa serve la cultura

Chi sono i radical chic e quali sono le caratteristiche che li differenziano dalla massa? Sicuramente l'intellettuale radical chic usa parole difficili che fanno pensare e pensare non è utile alla gente.
Avete presente le spugne? Come ci insegna il protagonista, fu Giovanni Prospero, esse rinunciarono ad un cervello, troppa fatica rispetto alla semplice finzione di assorbire particelle dall'acqua per nutrirsi.
Tutto ha inizio con la morte causa pestaggio del Sig. Prospero per aver citato Spinoza in un talk show, nulla di più osceno per il popolo. Gli assassini sconosciuti e la voce del popolo che mormora il classico, se l'era cercato.
Gli intellettuali diventano bersaglio della battaglia popolare, cappeggiata dal Primo Ministro e dal nuovo ministero dell'ignoranza.
Per accontentare il popolo il governo opta per un censimento degli intellettuali, a tappeto. In base ai vestiti, ai libri e ai gusti personali si viene inseriti in questo albo che concede diritti (sconti nei negozi etnici e similari) e non.
È diventata una vergogna la cultura che ha perso la guerra contro l'ignoranza, gli slogan, la mancanza di parole. Sono proprio le parole le prime ad essere additate, gli intellettuali sono inutili e succhiano soldi, quanto le parole difficili che che spremono di fatica le menti di chi ascolta.
La soluzione viene dettata dal nuovo garante per la semplificazione della lingua italiana: tagliare parole inutili e semplificare, sfoltire, alleggerire la grammatica.
In queste vicende rapide troviamo le vicissitudini della figlia di Giovanni,  una pasticcera che vive a Londra. Al ritorno in Milano per il funerale del padre nutre sentimenti contrastanti ed un improvviso vuoto. La donna incontra vecchie conoscenze del padre a loro volta intellettuali. Lei stessa non capisce queste assurdità contro questa gente che ha pregi e difetti come tutti.
Un racconto  che rappresenta un breve saggio sulla cultura e sulle parole che vivono nella nostra vita, un elogio alla bellezza ed alla delicatezza del sapere di fronte alle continue battaglie quotidiane.
Da leggere tutto d'un fiato. Non contiene parole difficili!

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