Dettagli Recensione
Top 1000 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
PERSONAGGI CHE RESTANO APPICCICATI ADDOSSO
E' la storia di un libro diverso da tanti altri, una sintesi neorealista dei passaggi che hanno travolto le grandi città nel primo ventennio post guerra. L'espediente come modello, la vita sempre occasionale, esigenze sempre sul limite della sopravvivenza, quasi come gli uomini fossero animali. Le idee portate dal vento e distrutte dalle esigenze quotidiane di sopravvivenza, dov'è la vera natura. Se proprio dovessimo formulare un parallelismo dovremmo scegliere testi come "On the road", in cui la trama e il senso del libro è il viaggio, quasi senza soluzione di continuità. Chi legge "Una vita violenta" trova un lungo e perentorio scorrere di eventi, di volti (quasi tutti uguali), di luoghi; P.P.Pasolini sceglie di parlare di Pietralata, scorrendo mezza Roma, sempre citata e mai incontrata. I protagonisti sono un nugolo di facce che non vediamo più, indeformi, forse pure indecorose, sicuramente poco amabili. Un mondo altrove che oggi non è e speriamo non torni. Ma era davvero tutto così negativo, per non dire aberrante? Quei volti stravolti dai cambiamenti, di una vita diversa e di un mondo in completa rivoluzione hanno davvero completato il senso dell'opera? Beh sicuramente Pasolini ne era attratto, innamorato forse no, ma sicuramente ne riconosceva valore e contenuti. Per l'appunto, in un mondo che non c'è più.