Dettagli Recensione

 
Sono felice, dove ho sbagliato
 
Sono felice, dove ho sbagliato 2022-03-31 09:51:32 ornella donna
Voto medio 
 
3.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
ornella donna Opinione inserita da ornella donna    31 Marzo, 2022
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Le pene d'amore

Torna l’avvocato Vincenzo Malinconico nel libro di Diego De Silva, intitolato Sono felice, dove ho sbagliato?. Un libro dissacrante, che provoca, però, nel lettore più di una riflessione.
L’avvocato Malinconico, quasi obbligato dalla compagna Veronica, deve occuparsi di una causa che in realtà lui non vuole proprio. Lui, che è uno che:
“ti travolge l’esistenza”,
è costretto ad ascoltare i patimenti d’amore di certa Maria Egizia, innamorata senza scampo di un uomo sposato, che la usa, per poi tranquillamente tornare, pacificato, in seno alla propria famiglia. Maria però è stufa, e vuole intentargli causa, perché lei è:
“una donna agli arresti esistenziali”.
Le pene d’amore, dunque, hanno diritto ad un equo risarcimento in tribunale? In tema di diritto privato cosa asserisce la legge?
“La soggezione in cui versa la parte debole di una relazione sentimentale inibisca la piena espansione della personalità e della sua vita e questo, a mio giudizio., configura un vero e proprio reato. (…) Perché se in una qualsiasi relazione privata , quando si arreca un danno, si può essere condannati a un risarcimento o quantomeno alle spese (e sul piano esistenziale le spese non sono certo due spiccioli), e in una relazione sentimentale si possono provocare danni permanenti e passarla liscia?”
Le premesse per impelagarsi in una situazione senza sbocco ci sono tutte. Quale sarà l’escamotage dell’avvocato Malinconico per venirne a capo?
Un libro che, sorridendo, e con molta ironia, pone un quesito di difficile analisi. Può esserci giustizia retributiva in amore? In amore tutto si può, ma la sofferenza implicita in un rapporto sbagliato tra due persone, pur persistendo un sentimento reciproco, è rapportabile in un’aula di tribunale? Le riflessioni e le discussioni in proposito sono tante ed hanno un, unico, inevitabile sbocco; ma l’autore sa trasformarle in un narrato gustoso che intriga. Torna un personaggio all’apparenza insensibile e cinico, che tuttavia convince con saggezza e maturità. Un libro all’apparenza ironico, ma al cui interno ha un forte afflato profondo e di sicuro successo. Una lettura che unisce amanti di questioni giudiziarie di lana caprina, ad amanti di storie d’amore e di sentimento. Una bella e simpatica lettura, che tramite un narrato ironico intenzionale sottintende questioni, anche, di natura morale di pregnante interesse letterario.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
100
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.4 (2)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Di bestia in bestia
I qui presenti
La vita a volte capita
Errore 404
La stagione bella
Dimmi di te
Fumana
Nina sull'argine
Liberata
Un millimetro di meraviglia
Nannina
La neve in fondo al mare
Chiudi gli occhi, Nina
Magnifico e tremendo stava l'amore
Dove la luce
Il nostro grande niente