Dettagli Recensione
Fame di bellezza
Ho faticato a leggere questo libro in cui la prima parte è stata per me respingente. Però superata la metà, la scrittura mi ha catturato per la bellezza e di leggerezza che pervade sia il contenuto (anoressia, rapporto con il corpo) che lo stile: frasi brevi, eleganti e pieni di immagini: libellula, farfalla rondine. Lo stile mi ha ricordato un pochino la bravissima Redoreda. Il cibo è descritto in modo da risultare qualcosa di brutto e squallido, mentre il corpo magro, magrissimo leggerissimo con le ossa che spuntano e diventano quasi ali, tende alla perfezione , che è la leggerezza del volo, la metamorfosi uomo insetto alato. In una delle ragazze protagoniste, Erica, si incrociano le pulsioni di vita e di morte: l'amore per Vanessa la spinge alla magrezza, al rifiuto del cibo, alla situazione di libellula e alla morte, mentre l'amore per Diego la riavvicinerebbe alla vita, se solo potesse mantenere l'intensità iniziale. Il romanzo ci fa entrare nella mente di chi soffre di anoressia, nel suo modo di percepire corpo e cibo.
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Come riuscire a districarsi nella moltitudine di nuovi autori che l'editoria sforna senza tregua ?