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Viaggio dentro
In una macchina si trovano quattro occupanti improbabili: Argia un'insegnate siciliana trasferitasi al nord per lavoro, divorziata e con un figlio. Argia ha un sacco di questioni irrisolte: la madre ce si è suicidata, il padre che ha lasciato lei e sua sorella, un marito sposato solo per per un figlio, che non voleva arrivare. Con lei in viaggio un vecchio compagno di scuola, diventato impresario di pompe funebri, vedovo con un figlio che non gli rivolge più la parola, ma a suo modo ottimista e proiettato verso il futuro. Poi il figlio ancora piccolo e inconsapevole del significato di quel viaggio. Infine ultima presenza, sua sorella, chiusa in un borsone nel bagagliaio. Scopo del trasferimento dalla Lombardia alla Sicilia infatti è quello di portare le ceneri nel cimitero del paese di provenienza. durante il viaggio, poco a poco Argia ci racconta i suoi tormenti i sensi di colpa, quello che ha fatto perché era nella sua natura, ma di cui fatica a sostenere il peso.
Devo dire che dopo le prime pagine volevo abbandonare questo romanzo che mi sembrava confuso e che non riuscivo ben a capire dove volesse andare a parare. Proseguendo, però l'ho trovato gradevole, anche se non eccezionale. A tratti scorrevole, a tratti scorrevole, a tratti pesante questo romanzo è u percorso attraverso l'Italia, ma anche un percorso dentro Argia, che sembra chiedere a noi una comprensione e un perdono che lei non è capace di darsi.