Dettagli Recensione
Top 10 opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
L' "incidente"
Marco Peano, nato a Torino, è editor di narrativa italiana per la casa editrice Einaudi. Nel 2015 pubblica il suo primo romanzo, intitolato L’invenzione della madre. Ora torna in libreria con Morsi, un libro a metà tra il gotico e l’horror, di chiara impronta Kinghiana.
L’inizio è affascinante. E’ il progredire della storia che lascia sgomenti.
Siamo a Lanzo Torinese, un paesino di montagna vicino a Torino, alla fine del 1996. Sonia è una ragazzina, lasciata in affido, temporaneamente, a casa della nonna. L’ambiente è fiabesco, e la nevicata è destinata a lasciare un solco nella Storia:
“Che la nevicata del 1996 sarebbe passata alla Storia, era qualcosa che i metereologi di tutta Europa avevano pronosticato con sufficiente esattezza. Le previsioni per quell’inverno –nonostante i rudimentali mezzi a disposizione dell’epoca- parlavano di un’ondata di gelo che sarebbe piombata sull’Italia proprio nei giorni di Natale. Eppure fino a un mese prima, salvo qualche sporadica perturbazione, tutto pareva promettere un inverno mite; se non addirittura, al Centro e al Sud, un clima quasi primaverile.”
Sonia è costretta a passare il Natale con la nonna, lontana dai genitori. Quest’ultima è una donna un po’ rude, chiamata la “guaritrice di Lanzo”,
“Nonna Ada camminava sulle gambe malferme senza sorreggersi a un bastone: a ogni passo sembrava lì lì per cadere a terra. A volte dava l’impressione di avere mille anni, altre che ne avesse venti.”
Nella sua casa c’è una stanza, a cui Sonia è proibito l’accesso:
“C’era una camera nella casa di Lanzo in cui le era proibito entrare: si trovava al pianterreno, ed era lì che la nonna riceveva i cosiddetti clienti. Lussazioni, mal di testa o dolori di stomaco, fuoco di Sant’Antonio, orzaioli, verruche e morsicature di animali: le persone venivano da tutte le valli per essere visitate dalla guaritrice di Lanzo.”
Tutto idilliaco, fino “All’incidente” alla professoressa cardone, di cui tutti bisbigliano, ma che solo Teo è in grado di raccontare all’atterrita Sonia, i contenuti. Che è accaduto? Quale sarà la successiva discesa negli inferi successiva che coinvolgerà tutti gli abitanti del piccolo paesino, senza far sconti a nessuno?
Il libro è sconvolgente, la scia di sangue è orribile. Scritto con una prosa fluida precisa, ma terrea, ha un messaggio insisto in se stesso: la crescita comporta sempre un distacco , che è sempre doloroso. In questo caso è inumano, oltreché terribile. Le scene sono descritte minuziosamente e il riferimento alle cosiddette “masche”piemontesi è ricco di significati che risalgono alla notte dei tempi:
“Sai cosa sono le masche? “Boh, delle specie di streghe? Le streghe non esistono, le masche sì”.
Nel complesso un buon romanzo. Un po’ troppo truce, diciamo per palati forti …. Che non si stupiscono… Da leggere preferibilmente, diciamo così, di giorno piuttosto che di sera. E il titolo stesso la dice lunga sul contenuto e sulla narrazione. Un romanzo alla King di Shining, ecco …
Indicazioni utili
- sì
- no
Commenti
2 risultati - visualizzati 1 - 2 |
Ordina
|
2 risultati - visualizzati 1 - 2 |