Dettagli Recensione
La propria storia
Una scrittrice cinquantenne finalmente arrivata scava dentro il proprio passato per mostrare una plausibile verità che possa restituirle un senso di appagamento e d’ identità, da sempre negato, facendo chiarezza su un tragico incidente che continua a ripercuotersi dopo trent’anni.
Che cosa si nasconde oltre questa dettagliata e nebulosa ricostruzione dei fatti, l’ espiazione di una colpa, un thriller psicologico, le farneticazioni di una donna abituata a inventare storie, la traccia di un romanzo, una terribile verità, e chi è il colpevole, la vittima supposta, la famiglia con i propri segreti, la scrittrice stessa, talmente imbevuta di se’ e della propria adolescenziale inadeguatezza, rifiutata dagli altri, adirata per quello che da adolescente non è mai stata e neppure da figlia, da moglie e soprattutto da madre.
L’esito e’ un flusso narrativo stratificato, fluttuante, una miscela esplosiva di finzione e realtà, salute e malattia, psicologia e clinica, vasi comunicanti che paiono non comunicare, ribaltamenti di interpretazione e di ruoli, tutti possibili, una sequenzialita’ a singhiozzo che afferma e nega ogni volta, per aggiungere un pezzo di storia, aprire frontiere, ritrattare un’ evidenza supposta.
La trama è costruita attorno a un fatto di cronaca molto vicino alla protagonista, improvviso, cruento, insondabile che compie trent’anni , la caduta accidentale, forse no, di una bellissima sedicenne, Livia, dal terrazzo di casa, un incidente che porterà per sempre gli esiti di quel salto nel vuoto, un trauma fisico e soprattutto neurologico.
Livia rimarrà se’ stessa, per sempre, una cinquantenne nella mente di una bambina, circondata da un microcosmo famigliare che vorrebbe la verità e un risarcimento, una sorella ( Federica ) via via più lontana, che si è costruita una vita altrove, l’ amica della sorella ( la scrittrice stessa ) che si occuperà di lei ricercando un senso in tutto quello che sta facendo .
Che cosa oltre i fatti, se non un profondo senso di inadeguatezza, protrattosi per una vita intera, fino a un ribaltamento di ruoli con il raggiungimento della fama agognata.
Personalmente ho trovato la lettura piuttosto faticosa, non per l’assenza di stile, il romanzo è ben scritto, ma per un certo caos imputabile a una mancanza di uniformità di contenuto. Quale confine tra reale e immaginario, verità e menzogna, o un’ unica protagonista che si serve di altro per raccontare il proprio senso di inadeguatezza, soprattutto come madre, che ha origini lontane?
Quali i contorni e l’essenza del testo, personaggi percepiti come tali, capovolti secondo la propria versione dei fatti, tutto e il contrario di tutto, e che cosa si cela dentro la narrazione, un thriller psicologico, un racconto prettamente autobiografico, una trama tutto sommato lineare, una semplice analisi intrafamigliare di una vita si’ unica ma in fondo come tante?
La confusione regna sovrana, tra detto e negato, conferme e smentite, una suspance solo accennata con continui rimandi a tratti di psicoanalisi piuttosto scontata.
La semplicità del costrutto apre a ipotesi eterogenee su quello che è stato, o potrebbe essere stato, ma il cuore del racconto è altrove, in quell’ interminabile monologo autobiografico, intriso di assoluzione e colpa che sfocia in una confusione a cui il lettore non può sottrarsi.
E allora chi è realmente la protagonista accompagnata dalla sua voce difforme, che cosa ha fatto e desiderato, andarsene, rimanere, odiare, amare, è cinica, egoista, amorevole, altruista, buona, cattiva, vittima, carnefice, donna, bambina?
Alla fine un’ assoluzione narrativa pare accoglierla, inseguendo la grandezza di un amore più grande, la soddisfazione e il plauso del lettore invece un’ ipotesi piuttosto lontana.
Indicazioni utili
- sì
- no
Commenti
2 risultati - visualizzati 1 - 2 |
Ordina
|
Ero attratto dalle buone recensioni del romanzo, una delusione totale. Gli ingredienti di una buona letteratura sono tanti, in primis credo il talento, che va coltivato, non basta una buona penna e una costruzione artificiosa. Le classifiche purtroppo rispecchiano gusti assai discutibili e criteri inverosimili, inversamente proporzionali alla qualità. Sì, il tempo è prezioso, almeno sprecarlo con cognizione!!
2 risultati - visualizzati 1 - 2 |
Bando alle classifiche che non approvo mai, la tua recensione conferma il mio rifiuto verso il libro…meglio leggere altro, il tempo è prezioso!