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Torna Stefania Bertola , con un nuovo, esilarante e spassoso romanzo, intitolato Le cure della casa e pubblicato da Einaudi editore.
Il romanzo racconta la storia di Lilli, che ha quarantotto anni, e dopo una vita lavorativa non proprio appagante, decide di andare in controtendenza e fare la casalinga. La sua colf ha dato le dimissioni, in favore della gestione di una portineria, la figlia Iris è a Venezia a cercare di laurearsi, il marito Francesco ha il suo noioso lavoro. Tutti sono, in qualche modo, realizzati e a lei non resta che realizzare il sogno di una vita:
“A noi due, casa. Siamo sole, adesso. Una di fronte all’altra, come Gary Cooper e quell’altro in Mezzogiorno di fuoco.”
Così, con orrore infinito della di lei madre, femminista incallita, e qualche perplessità da parte del marito Francesco, Lilli inizia una nuova vit. Parallelamente scrive anche una specie di vademecum, destinato alla figlia Iris, per affrontare i problemi comuni nella conduzione di una casa, e come risolvere. Tutto bene? Non tanto, perché Lilli da sempre ha avuto un mito da seguire: la sua cara amica d’infanzia Noemi. Lei era perfetta, dove passava lei tutto era brillante e pulito. Ma:
“La sua compagna delle elementari che le ha fatto scoprire le meraviglie della Maglieria Magica sembra scomparsa senza lasciare traccia.”
Che fine ha fatto Noemi? Perché sembra scomparsa nel nulla? Riuscirà Lilli a rintracciare il suo mito per avere qualche mite, ma determinante, consiglio sulla condizione di una casa?
Stefania Bertola ha una rarissima, ma importante, qualità: saper trattare con ironia e simpatia qualsiasi argomento, comunicando al lettore spunti di riflessioni non comuni. In questo libro si sorride, ma con fascino e malinconia. Una prosa fresca e scorrevole percorre tutta la narrazione. Sullo sfondo temi importanti: la condizione della donna nella società, la situazione femminile lavorativa, la famiglia, i sogni, i desideri, le aspettative. Una lettura che prende per mano il lettore e, con ironia e saggezza, lo conduce nei meandri più nascosti di quel luogo, intimo e caloroso, che dovrebbe chiamarsi casa. Veramente una bella lettura, da assaporare con gusto e da riflessione.