Dettagli Recensione
Tu non sei le tue cicatrici
Angelica è giovanissima e da sette anni vive nascondendosi dagli altri dopo un tragico incidente in cui la madre ha perso al vita e lei è rimasta sfigurata e coperta di cicatrici.
Tommaso ha la stessa età, è bellissimo ma ha una malattia degenerativa agli occhi che gli causano giorni bui in cui vede solo ombre e che un giorno non molto lontano lo renderà cieco. Per aiutarsi il ragazzo scatta delle istantanee con una Polaroid per guardare le foto con calma nei giorni in cui la vista torna a funzionare, tra queste ci sono le foto scattate ad Angelica, in queste foto le cicatrici non ci sono, ci sarà solo la bellezza luminosa della ragazza, almeno per Tommaso.
I ragazzi si incontrano casualmente nei pressi della villa del nonno di Angelica e dopo qualche scaramuccia iniziale dovuta alla diffedenza verso tutti di Angelica a confronto con una
sincera ed aperta confidenza da parte di Tommaso , che vede la ragazza per quello che è davvero, oltre le cicatrici , Angelica e Tommaso diventano inseparabili.
Il rapporto prende fuoco rapidamente ma altrettanto rapidamente la distanza imposta dal ritorno di Angelica a Roma, unita a qualche errore di gioventù mal tollerato dalle
reciproche insicurezze accade che i due ragazzi si separino evadano ognuno per la propria strada. Angelica si avventura in una relazione senza amore e senza senso, Tommaso vede precipitare la propria malattia.
Tutto finito male ?
No perchè c'è sempre una speranza e grazie all'impegno dei personaggi secondari (Giulia un'amica della coppia e Tania la sorella di Tommaso) forse le loro strade possono nuovamente diventare una sola.
Quando in un romanzo ci sono disagi, amori e sofferenze di solito si fa centro colpendo nel profondo il lettore. Non è questo il caso almeno per me, forse i due protagonisti sono troppo testardi e sciocchi nelle loro reciproche terribili ripicche . In fondo Angelica sotto le cicatrici è una specie di miss universo mancata oltre che ricca e dopo Tommaso trova il ricco figlio di papà che se ne innamora e la fa sentire importante o almeno così sembra e lei insiste cocciutamente nella propria scelta pur consapevole dell'errore. Tommaso è tipo un dio greco, anche lui intestardito a non fare un passo indietro, insomma forse non sono abbastanza "sfortunati" e troppo "rigidi" nelle scelte sbagliate o forse il taglio rosa sovrasta troppo quello drammatico, ma alla fine i personaggi che più rimangono nel cuore al lettore non sono i due protagonisti ma i comprimari: la volitiva ma giudiziosa Giulia, una che dalle disgrazie e dagli errori della propria vita ha saputo trarre insegnamento e Tania, l'esuberante e impulsiva ma leale sorella Tommaso.
Che dire, scritto bene , si legge in modo scorrevole ma a tratti sembra più un fumettone rosa che il racconto di due drammi di notevole intensità.