Dettagli Recensione

 
Menzogna e sortilegio
 
Menzogna e sortilegio 2021-11-01 19:56:39 anna rosa di giovanni
Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
2.0
anna rosa di giovanni Opinione inserita da anna rosa di giovanni    01 Novembre, 2021
  -   Guarda tutte le mie opinioni

E lo chiamano amore

MENZOGNA E SORTILEGIO
di ELSA MORANTE (1948)

Opera prima della Morante, autrice di uno dei più bei romanzi che io abbia mai letto, “La storia”, “Menzogna e sortilegio” consiste di circa 700 pagine scritte in una lingua infinitamente sapiente, ma faticosissimo per me già dopo le prime 250-300 pagine perché estremamente povero di dialoghi (quindi è un infinito susseguirsi di frasi che raccontano cosa lui o lei fece, disse, pensò, sentì) e soprattutto perché non amo i romanzi rosa, per raffinati che possano essere, quale appunto questo, in cui però - a dire il vero - più che il rosa prevale il … viola? giacchè vi si raccontano gli amori sadici di uomini e donne prigionieri di una follia sempre uguale a se stessa al di fuori della quale il mondo, gli altri, non esistono (e la scrittrice non ne parla).

Si tratta infatti della storia, senza tempo e senza luogo - potrebbe essere la Palermo degli anni ‘20 o ‘30 come la Napoli borbonica del ‘700 - di alcuni personaggi tutti legati fra loro dal démone (a partire da un certo punto proprio nel senso di presenza fantasmatica) del bello, ricco e crudele Edoardo o “il Cugino”, che funge da motore della storia: 1. Anna, la cugina povera che lo ama in modo talmente esclusivo non solo da ignorare la sua bambina - la Elisa che, adulta, racconta -, ma anche da illudersi che siano vere le lettere da lei scritte a se stessa immedesimandosi in un Edoardo innamorato che nel frattempo è morto (!!); 2. Francesco, il giovane che sogna la giustizia sociale ma stravede per il ricco Edoardo come aveva stravisto, credendolo “un signore”, per colui di cui è il figlio naturale (Nicola Monaco: e stranamente Francesco Monaco si chiama il padre biologico di Elsa Morante e di altri due suoi fratelli), e che ama Anna dello stesso amore malato con cui Anna ama Edoardo; 3. Rosaria, la prostituta tutta “anema e ccore”, che ama Francesco nonostante questi la tratti da donnaccia e che dopo la morte di Francesco e di Anna adotta la piccola Elisa. Neanche sul versante dell’amore tra genitori e figli le cose vanno meglio: Elisa ama sua madre Anna, che non la ama, mentre detesta suo padre Francesco che la ama, e morbosamente cieco è l’amore di donna Concetta Cerentano per suo figlio Edoardo. Come si sarà desunto dalla sintetica descrizione dei personaggi, la stessa persona può essere carnefice e vittima: Anna è l’amorosa vittima di Edoardo, ma è carnefice di Francesco che la ama il quale a sua volta è carnefice di Rosaria, secondo la formula del triangolo infernale delle tragedie classiche, di Racine per esempio, in cui A ama B che ama C, e alla fine tutti soccombono.

Ora, la forma d’amore oggetto di questo romanzo è quella caratterizzata dal sadismo, cioè dalla totale sottomissione di uno dei due all’altro, in una relazione assolutamente asimmetrica: sia lui sia lei sono fatalmente abbagliati da chi sta o sembra stare più in alto nella scala di valori (scala sociale soprattutto, ma anche scala culturale o, per la madre, il figlio rispetto alla figlia) e gioisce di “appartenergli” fino al sacrificio della propria vita, e dall’altro lato chi sta o è dall’altro considerato superiore gode di vedere l’altro sottomettersi totalmente. Insomma, il rapporto d’amore si configura come possesso, tra amanti come tra genitori e figli, e infatti il linguaggio amoroso sia tra amanti sia tra genitori e figli è disseminato di aggettivi possessivi (Gioia mia! Vita mia! Amore mio! ecc.) così come di espressioni del genere di “Sei mio/a! Sono tuo/a! ecc.”.

Ora, a proposito del fascino esercitato della superiorità sociale dell’uomo sulla donna e della frustrazione derivante dal non appartenere agli ambienti di cui ci si è fatti una certa idea, il pensiero va prima di tutto alle tante fiabe del genere di “Cenerentola” e subito dopo a “Madame Bovary”, il capolavoro della frustrazione femminile e del matrimonio infelice. Ecco, rispetto al romanzo di Flaubert, “Menzogna e sortilegio” è molto diverso poichè il contesto di realtà in cui i personaggi si muovono è quasi del tutto assente e le situazioni sono praticamente sempre varianti di una stessa situazione dall’inizio alla fine: lui maltratta lei o lei maltratta lui, ma lui / lei perdona perché si sente tanto più suo / sua. Insomma, più che raccontare l’evoluzione di personalità e di destini in un contesto realisticamente rappresentato, la Morante descrive gli arrovellamenti in cui sempre più strettamente restano impigliati senza scampo i suoi personaggi, dando prova di un’inesauribile inventiva nell’immaginare i tanti inganni (le menzogne) con cui un cuore innamorato può irretire l’intelligenza e la sensibilità, tanto da credere di essere amati invece che crudelmente fagocitati.

A MARGINE: 1. Come Emma Bovary, anche Anna si rende conto quando ormai è in agonia di essere stata amata solo dal marito Francesco; 2. i personaggi della Morante così come Emma Bovary sono segnati o caratterizzati dalle loro letture: Anna ed Emma leggono romanzi sentimentali, Francesco legge Rousseau.


Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Belle du seigneur, di Albert Cohen (l'amore l'amore sempre l'amore)
Trovi utile questa opinione? 
80
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

I qui presenti
La vita a volte capita
Errore 404
La stagione bella
Fumana
Nina sull'argine
Liberata
Un millimetro di meraviglia
Nannina
La neve in fondo al mare
Chiudi gli occhi, Nina
Magnifico e tremendo stava l'amore
Dove la luce
Il nostro grande niente
Chi dice e chi tace
Marabbecca