Dettagli Recensione
Dipende dal punto di vista
Non è facile per nessuno, quando una coppia si divide.
Non è facile nemmeno per chi se ne va. Ammesso di non esserne già consapevoli, dopo aver letto questo libro, qualsiasi dubbio sarà fugato. Qua c’è tutta la cronaca romanzata di un amore che uccide un altro amore, di un quarantenne sposato senza figli che si lascia rapire dalla passione e dal sentimento nei confronti di un’altra donna, pur essendo profondamente legato – forse ancora innamorato, sebbene di un amore trasformato dal tempo e dalle consuetudini – di sua moglie Anna, donna mansueta, affettuosa nonché compagna di innumerevoli avventure e complicità.
Una cronaca schietta e minuziosa, cruda, delle vicende del protagonista in balìa di un continuo alternarsi di sentimenti contrastanti: la passione e l'irreprimibile desiderio sessuale contro l’enorme incognita del futuro. A maggior ragione, considerando che il protagonista si trasferirà da una piccola e gelida provincia del Nord Italia in una caotica e 'caliente' capitale, Roma.
Onnipresente, un innato senso di integrità personale in lotta con il profondo moto di colpa.
“Gioia luttuosa”, dice Gian Mario, quando lo chiamo da Roma. “Normale, – dice. – Vuol dire che non sei un mostro”.
Un libro biografico reale o pseudoreale, scritto in modo scorrevole, accattivante, realistico. In certi passaggi sembra di essere davvero lì con lui, immersi nel suo doloroso senso di colpa. A ogni modo, essendo chiaramente una vicenda privata che diventa di tutti, più volte durante la lettura il pensiero mi è corso al personaggio della ex-moglie, e a quel risveglio inatteso di dolore e disagio che probabilmente avrà dovuto rielaborare, suo malgrado.