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Aspetta e spera
Romanzo dalla prosa elegante e dall'incedere compassato in cui Dino Buzzati, raccontando la vita del suo personaggio, esorta alla riflessione il lettore. Drogo rappresenta l'impossibilità di sfuggire alla morsa del tempo, del come ogni esistenza sia intrappolata nella ragnatela dello stesso. Drogo è la folle ossessione, l'illusoria speranza del poter riempire le pagine della propria vita (in questo caso la landa desertica è palese metafora, come fosse una pagina tutta da scrivere) rendendosi conto troppo tardi di quanto il tempo passi veloce lasciando spazio solo al rimpianto. Il protagonista si trova ben presto schiavo dei propri ideali, impossibilitato alla fuga, prigioniero di un bastione posto a guardia non di feroci orde, bensì di utopici eroismi. Ormai condannato solo a sperare, Drogo annaspa alla disperata ricerca di un senso, incapace di scorgere come la terribile realtà si avvicini ogni giorno di più. "Il deserto dei tartari" è testo ambientato in una dimensione indefinita, quella in cui precipitano quelle persone sopraffatte da visioni distorte in cui l'attesa assume connotazione quasi divina, quasi fosse una missione salvaguardata dall'immortalità. La resa dei conti è invece purtroppo inesorabile, con la vita ridotta a mero passaggio del quale, probabilmente nessuno, avrà ricordo. Tuttavia Buzzati non chiude in maniera totalmente pessimistica come ci si potrebbe aspettare: ormai anziano e malandato Drogo viene beffato ma al tempo stesso trova, dinnanzi alla morte, le risposte alla sua personale missione, uscendo così vincitore da quella battaglia tanto agognata per decenni.