Dettagli Recensione
La vita senza essere gattamorta
La Moscardelli è una garanzia per rilassarsi, leggere piacevolmente e farsi sane risate. Sulla falsariga della celebre Bridget Johanes ma più sferzante, più commediografo, più italiana.
Chiara parla in prima persona, ripercorre l'infanzia, l'adolescenza, la giovinezza fino ai suoi 30 ormai superati da un pezzo. Single, pasticciona, sbadata, fuori forma, crede non solo nell'amore ma soprattutto insegue una teoria. Studia infatti l'esemplare di gattamorta. La femmina perfetta, che tace quando deve, parla e ride se necessario, sa dire di no e mantiene una schiera di spasimanti bellissimi.
Chiara non è gattamorta perché è nata podalica e fin dai primi rapporti con l'altro sesso beh gli esiti sono stati nefasti. In tutto ciò non mancano gli amici. Un gruppo di amicizie che coltiva nel tempo, sempre vicini a divertirsi ma anche nei momenti drammatici toccati nei capitoli.
Sani principi e tanti stereotipi della donna perfetta spiattellati tra le avventure narrate con una scrittura scorrevole e chiara. La narrazione in prima persona garantisce di affezionarsi a Chiara, permette di ridere e farsi trasportare. Brevi capitoli e tanto da raccontare. In parte biografico, in parte una ottima penna tra le mani.
Mi serviva una lettura distensiva che non fosse un romanzo rosa. Lo consiglio assolutamente. È stato il libro di esordio e con quelli che ho già letto successivi, confermo che trattasi di libri piacevoli. Ironia, sentimenti, riflessioni, senza banalità. Sane risate insomma, garantite!
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Un caro saluto
Chiara