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Opinione inserita da Con.i.libri.si.vola 25 Giugno, 2021
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legami imprescindibili
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"Da ragazzine eravamo inseparabili, poi avevamo imparato a perderci."
In "Borgo Sud" ritroviamo l'Arminuta e la sorella Adriana dopo parecchi anni. Sono due donne profondamente diverse per carattere, il legame tra loro è diventato più conflittuale ma rimane sempre molto forte.
Una chiamata dall'Italia costringe la protagonista a lasciare Grenoble, dove lavora, per far ritorno a Borgo Sud, il quartiere di pescatori dove Adriana vive.
Questo porterà l'Arminuta a rivivere i ricordi di una vita, gli amori e gli abbandoni che la accomunano alla sorella.
"C'era qualcosa in me che chiamava gli abbandoni."
Ho trovato lo stile essenziale e scorrevole come nel primo libro, mi è piaciuto molto il tipo di scrittura malinconica ma nello stesso tempo con un effetto "calmante" nonostante parli di sofferenze e dolori.
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Commenti
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Inviato da Con.i.libri.si.vola11 Luglio, 2021
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Avendoli letti uno dopo l'altro non riesco a farne paragoni, mi sono piaciuti entrambi allo stesso modo.
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Trattasi di un sequel molto scolorito de l'Arminuta, niente di più.
Avendo letto entrambi i romanzi e avendo apprezzato tanto il primo, sono rimasta delusa da Borgo Sud.
Impossibile ritenerlo un romanzo a sè stante e mai avrei pensato che fosse candidato ad un premio.