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Perchè scriverlo?
Nel muro è l'ultimo libro di Mauro Corona che ho letto.
Dopo diverse pubblicazioni abbastanza brevi (Una lacrima color turchese, favola in bianco e nero ecc...), è evidente un tentativo di ritorno a un libro che ispiri veramente il lettore e lo convinca a comprarlo (cosa che non consiglio di fare per quanto riguarda tutti quelli più recenti. Se proprio c'è una grandissima curiosità di leggerli, la cosa migliore è prenderli in prestito in biblioteca ed eventualmente spendere i soldi per i primi se non li si possiede).
Nel muro, quindi, è un romanzo. Un romanzo da cui mi aspettavo molto perchè, a leggerne la descrizione, sembrava veramente una rinascita artistica di Corona, un ritorno ai suoi capolavori (L'ombra del bastone, Storia di Neve, Il canto delle manere).
Leggendo altre opinioni sparse per il web ho notato come venga criticata molto la misoginia. In effetti è vero, ma anche i libri migliori di Corona trattano temi di questo tipo, perciò, a mio parere, se si decide di approcciarsi a questo scrittore bisogna essere pienamente consapevoli del fatto che i suoi romanzi migliori in certi punti sono molto crudi (anche se qui ha veramente esagerato).
Ho fatto veramente fatica ad arrivare alla fine di questo libro. Oltre alle continue ripetizioni, mi aspettavo qualcosa di completamente diverso. La trama in fin dei conti non presenta uno sviluppo interessante, anzi in certi punti sembra proprio (ed è brutto da dire) che Corona stesse raschiando il fondo del barile. O forse, lo sta già facendo continuando a scrivere. Purtroppo è molto evidente che le idee non c'erano, e mi piacerebbe molto trovare qualcosa di positivo in questo libro, ma non ci riesco proprio. Non so se questo sia dovuto al fatto che doveva scrivere questo romanzo per contratto (che tristezza!) oppure ad una vena creativa ormai esaurita da tempo e irrecuperabile.
Insomma, il libro è noioso, pesante, purtroppo senza senso.
Si fatica veramente ad arrivare alla fine, e ringrazio il cielo che l'ho preso in biblioteca.
Adesso però mi chiedo una cosa: se Corona dovesse scrivere ancora (molto probabile), varrà la pena anche solo prendere in biblioteca i suoi libri?
Ormai non ha più senso che continui, se avesse chiuso la sua carriera con Il canto delle manere sarebbe stato molto meglio.
Delusione totale.