Dettagli Recensione
Rapporto madre-figlia
Questo secondo libro di Emanuela Canepa mi è sembrato migliore dell'animale femmina, la tematica del rapporto madre-figlia difficile, faticoso, ambiguo, frammentario è interessante soprattutto per l'inserimento della componente di gelosia della madre biologica per il padre non biologico con cui la ragazza ha un rapporto di grande complicitàInvece il rapporto con la madre è rovinato dalla componente ansiosa e dal desiderio di controllo di lei. ILa madre è una donna castrante, mentre il padre incoraggia la ragazza, la libera. Interessante la figura dell'amica suora di Emma, Irene, e soprattutto come l'autrice vede e descrive il convento di clausura. Mi è rimasta impressa l'immagine bellissima dei corpi delle suore chiusi tra le mura mentre il loro spirito come il volano vaga libero dove vuole. Forse avrei preferito il finale meno semplice, vedere come si sarebbero tesi i rapporti e cosa sarebbe successo se... Cosa avrebbe fatto o detto Irene e cosa avrebbe fatto detto Matilde. Come il passato avrebbe pesato sul presente. Interessante in ogni caso la figura di Matilde, libera, sicura di sè, razionale, forte. L'opposto di sua madre.