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L'arminuta
 
L'arminuta 2021-05-26 13:51:23 andrea70
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
andrea70 Opinione inserita da andrea70    26 Mag, 2021
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Di chi sei figlia tu ?

L'arminuta, in dialetto "la ritornata" , per tutto il racconto non sapremo mai il nome della ragazza che un giorno ritorna dai veri genitori dopo che per 13 anni è stata cresciuta da un'altra famiglia che credeva la sua.
La mamma, che la ragazza ha scoperto non essere la sua vera mamma, soffre di una malattia di cui nessuno vuole parlare ma non può più prendersi cura di lei così viene restituita e accompagnata a destinazione da quello che ha sempre creduto essere suo padre che però non è suo padre, e lasciata come un pacco in un ambiente completamente diverso da quello a cui era abituata.
Lei, ragazza di città cresciuta tra discreti agi, si trova in campagna , a condividere una stanza con fratelli e sorelle di età diverse, maschi e femmine insieme, nemmeno un letto per dormire, il "padre" , quello vero, non ci aveva pensato e mai ci penserà e lei divide il letto con Adriana, la sorella minore, il volto adagiato al suo piede come unico contatto umano e conforto su un materasso logoro e con l'afrore di troppe notti di incontinenza.
Adriana si rivela un personaggio straordinario, che le fa da guida e sostegno nei passi travagliati della vita che la attende.
La vera famiglia dell'arminuta vive nella miseria che sfiora l'indigenza assoluta, quando viene messo qualcosa in tavola bisogna essere svelti ad accaparrarsi qualche pezzo pena restare a stomaco vuoto, persino continuare a studiare è un lusso , le parole sono poche come se la miseria avesse svuotato anche il cuore oltre che le tasche, ma i familiari dell'arminuta tutto sono tranne che poveri di cuore.
Però non c'è spazio per le smancerie, non ci sono abbracci, carezze, solo le botte quando qualcuno con il suo comportamento non segue i rituali imposti dalla miseria per campare di poco non avendo niente.
La giovane "arminuta" scopertasi figlia di due famiglie, affettivamente sembra non essere figlia di nessuno, si sente aliena nella nuova realtà ed è aliena anche per i fratelli maschi , Vittorio, il più grande, non la riesce neanche a riconoscere come sorella e le riserva più di un'attenzione che
si riserverebbe ad una donna più adulta ma non tua sorella, Sergio la considera quasi un'intrusa e solo Adriana la accoglie davvero .
Non ci sono mamma e papà solo "la madre" e "il padre" quasi a renderli figure impersonali , nella confusione dell'arminuta che non sa perchè quella che credeva sua madre l'ha "rimandata indietro" come un elettrodomestico guasto e che ora si chiede perchè a suo tempo la madre naturale la
affidò ad una cugina.
Troverà le risposte , le meschine motivazioni per cui la madre adottiva si è liberata della sua presenza ma continua ad aiutarla a distanza e anche il perchè la vera madre la affidò alla cugina.
Scoprirà che l'ignoranza non discrimina e fa la sua dimora tra i miseri e tra i più ricchi, in modo diverso ma ugualmente terribile.
Racconto breve, parole scarne, l'autrice non fa particolari approfondimenti psicologici, lascia che siano i fatti a spiegare tutto e far esplodere dentro il lettore il sentimento verso una storia toccante.
Molto bello.

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