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Il nome della rosa
 
Il nome della rosa 2021-01-15 17:51:24 SaRA8993
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Stile 
 
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SaRA8993 Opinione inserita da SaRA8993    15 Gennaio, 2021
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LA BIBLIOTECA DEL MISTERO

E’ Medioevo e nell’abbazia di Melk, in Austria, succedono fatti indicibili: in una settimana, quattro omicidi di quattro monaci fanno sprofondare l’ordine Francescano in un clima di disagio, di paura e di grave danno.
Il monaco Guglielmo, arrivato in abbazia insieme al suo novizio Adso, è incaricato di indagare sulla questione e con la sua arguzia, astuzia, perspicacia, furbizia e dottrina, ricostruendo fatti, indizi, indagando su cause, interrogando sospetti come un perfetto detective, riesce ad arrivare al colpevole di questi omicidi, a capire le intenzioni e le motivazioni che sembra girino tutte intorno a delle informazioni contenute nella biblioteca dell’abazia, opportunamente protetta dal bibliotecario e dall’abate stesso.
Romanzo storico cult della letteratura italiana del 900 molto potente ed interessante in cui immergersi nelle nozioni storiche più pure, nei ragionamenti filosofici sulla vita e sulla morte, sulla miseria e la povertà, in cui il lettore può appassionarsi alla narrazione e nel contempo immagazzinare nozioni di teologia, storia, storia delle religioni, nozioni sulle principali eresie sorte in quel tempo che causarono atti di contrasto alla vita monastica che fecero sprofondare molti religiosi, sui rapporti tra papato e impero in quel periodo.
Gli argomenti che riguardano il romanzo possiamo altresì dire che si concentrano sulla mancanza di rispetto dei principi e dogmi della cristianità e dell’ordine stesso che avrebbe causato azioni impure, tra cui anche la lussuria fisica e di sapere, perpetrate da parte di chi avrebbe dovuto assumere un atteggiamento austero e non peccaminoso come scelta personale.
Le citazioni in latino che si possono notare nella lettura di questa opera dimostrano l’immensa cultura e acume dell’autore che inserisce all’interno del romanzo elementi di svariata natura oltre quelli citati prima, tra cui anche nozioni di erboristeria (nella misura di proprietà benefiche e malefiche delle piante), di architettura (nella descrizione dei luoghi e dell’abbazia) e di biblioteconomia.
Sicuramente d’ispirazione per tanti autori di best seller thriller, per l’alta tensione di mistero e avventura, imprescindibile la lettura almeno una volta nella vita.

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Commenti

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Ciao, Sara. Condivido sostanzialmente la tua valutazione.
L'ho trovato un bel romanzo, molto ricco culturalmente. M'è parso però carente nell'approfondimento psicologico e troppo 'di parte', tutto proteso acriticamente a 'glorificare' il personaggio di Guglielmo.
In risposta ad un precedente commento

17 Gennaio, 2021
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Ti riferisci al mio commento o al romanzo stesso?
Se ti riferisci al romanzo credo che possa essere normale, visto che di tratta di un racconto di Adso,in ricordo di quei giorni passati all'abbazia con il suo maestro. Passando molto tempo insieme ed essendo sotto la sua ala credo che possa definirsi come una sorta di rispetto reverenziale.
Se ti riferisci al mio commento: non sono molto brava ad analizzare personaggi inventati sotto il profilo psicologico ma mi limito a descriverne le caratteristiche di come lo percepisco io all'interno della storia e in questo caso, Guglielmo, a me è sembrato davvero un ottimo investigatore,arguto,saggio e colto.Senza le sue intuizioni e la sua erudizione probabilmente non si sarebbe riusciti ad avere lo stesso finale.
Ciao Sara, ancora non ho avuto il coraggio di accostarmi al famoso autore, mi incute timore...
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