Dettagli Recensione
Intellettuale prestato all'avvocatura
Vincenzo Malinconico si ritrova sul pianerottolo una ragazza in mutande sfuggita ad
una retata della polizia un paio di piani di sopra.
La fa rifugiare in casa sua salvandola dall'arresto , la giovane che si scoprirà essere la figlia del sindaco,
non è nè particolarmente simpatica nè grata in compenso ha una capacità travolgente di cacciarsi nei guai, il che porterà Malinconico a trattare un caso a cui solitamente non avrebbe potuto ambire.
A fiutare l'importanza del caso è il nuovo socio di Malinconico, Benny Lacalamita , intuitivo, preparato,
abile nelle negoziazioni insomma un bravo avvocato a dispetto del fatto che non gli piace la professione
e che spesso si comporta in modo poco ortodosso. L'esatto contrario di Malinconico , professionalmente spesso poco preparato ma ineccepibile dal punto di vista morale ,lui vede le possibili scappatoie poco limpide per ogni problema ma inevitabilmente il suo senso morale ha la meglio.
Nel corso della vicenda Malinconico, che nel frattempo ha trovato il tempo di iniziare una relazione con la cliente del precedente romanzo, si troverà ad affrontare un problema di salute di quelli che ti fanno
riconsiderare le cose veramente importanti della vita con il suo proverbiale spirito che lo porterà
ad una serie interminabile di filosofeggiamenti e digressioni sulla vita.
Le vicende dell'avvocato più impreparato ma moralmente elevato della storia avevano avuto una flessione dopo il secondo romanzo ma De Silva ha cavato dal cilindro una serie di nuovi personaggi di assoluto spessore , Benny Lacalamita in testa, che hanno rivitalizzato non poco le vicende di Malinconico.
Un libro per riflettere ma soprattutto per sorridere, passando all'autore un pò di buonismo e qualche situazione stereotipata.