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LETTERE A CUORE APERTO
Capolavoro assoluto della grande scrittrice Oriana Fallaci.
Una storia struggente, una madre combattuta tra la scelta di abortire e quella di continuare la gravidanza, tra giudizi, pregiudizi, paure e consapevolezze, attraverso un rapporto epistolare tra lei e il feto che porta in grembo. Lettere indirizzate a quel bambino che vorrebbe nascere ed esplorare il mondo ma ha una madre che il mondo lo conosce già e vuole proteggerlo;dalla cattiveria, dall’invidia, dalle ingiustizie, dai pregiudizi e delle prese in giro. Oriana in veste di madre, si chiede se è realmente caso di far nascere una creatura ed esporla a tutti questi pericoli, se il bambino una volta cresciuto le volterà le spalle e la accuserà di essere venuto al mondo senza permesso alternando questi pensieri a momenti di speranza e dolcezza a momenti in cui ha addirittura quasi un astio nei suoi confronti perché questa gravidanza le porta solo problemi con i medici che la accusano, la gente che spettegola e la addita come poco di buono perché non sposata e un compagno assente a cui non interessa un fico secco né di lei, né della situazione né tanto meno del bambino, lasciandola sola in una decisione che è di per sé dolorosa e intensa.
Solo le menti più aperte,acute e preparate come quella della Fallaci possono parlare di questo argomento senza cadere nel volgare, nel banale o nell’accusatore tipico di chi non sa di cosa sta parlando e chi meglio di una donna può trascrivere in un foglio le sensazioni che si provano in questo particolare frangente di vita, così delicato e fragile.
Il finale struggente è la conferma che questo libro è da leggere assolutamente almeno una volta nella vita.
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Commenti
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Ho interpretato questo libro però come un dialogo introspettivo di una donna che effettivamente si interroga sul suo istinto materno, si chiede se sarà una buona madre e quindi facendolo nascere sarà in grado di fargli avere tutto ciò che desidera ,si chiede se farlo nascere sarebbe un atto egoistico oppure lo sarebbe non farlo nascere.
E' confusa, non sa cosa è giusto fare tanto più che è una gravidanza non desiderata ma capitata e basta.
Forse ti sei fissata con la frase che ho scritto "questa gravidanza le porta solo problemi..." e ciò mi dispiace ma l'ho scritta perché appunto in certi passaggi, lei, si convince che quello che le dice il medico e il compagno, che lo sguardo dell'infermiera accusatrice, siano la voce della verità salvo poi ricredersi in altre parti in cui si mostra più sensibile e volta al portare avanti le gestazione.
E' un argomento per niente facile da trattare, molto delicato che tocca le corde più sensibili dell'animo umano ma secondo me dovresti riprenderlo e andare avanti con la lettura perché è un bel libro.
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