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(Il mio) discorso e fuori discorso
Mi vedo costretta a citare il libro e parlare anche io di "discorso" e "fuori discorso".
Nel "discorso" Il Colibrì di Sandro Veronesi è il vincitore del Premio Strega, ed è una storia che parla di resilienza verso i contraccolpi della vita, tema quanto mai attuale. Il protagonista, Marco Carrera, impiega uno sforzo indicibile per rimanere fermo, stabile, in un mondo che è un turbine di stramberie e tragedie. Il Colibrì siamo noi impiegati che non arriviamo a fine mese, noi i divorziati che ci scorniamo, noi amanti nascosti, noi famiglie borghesi così infelici. Siamo noi uomini e donne comuni all'apparenza statici e immobili, ma che impieghiamo uno sforzo immenso per restituire quest'immagine, fasulla, di noi stessi.
[Attenzione, contiene spoiler]
Ora arriva il fuori discorso, che non potrò ripetere in pubblico almeno fino a quando non lascerò decantare il successo de Il Colibrì, perché si sa che in Italia i successi letterari e cinematografici restano intoccabili e incriticabili per almeno due anni dalla loro uscita (si veda La grande bellezza, che al solo dire che non era poi tutta sta bellezza si veniva tacciati di ignoranza).
Allora, il Colibrì è la storia di un medico figlio dell'alta borghesia che a quanto pare ama destabilizzarsi: prima il gioco d'azzardo, poi il matrimonio con una narcisista patologica, e infine anche una specie di amore platonico con una donna, vissuto attraverso un carteggio epistolare stile ottocento, di un melenso mortale.
Non solo, Marco vive il tutto con un'implacabile nonchalance che puzza di insulso. La vita lo colpisce, e lui non vacilla di un passo.
E qui si apre la mia parentesi: quando è successo che i protagonisti dei romanzi e dei film italiani siano diventati figure borghesi, insulse, che accettano la vita passivamente senza mai reagire? Dove sono finiti i coloriti personaggi di De Sica, le simpatiche e strambe creazioni di Fellini?
Perché compro un libro che ha vinto un premio nazionale, e trovo un romanzo (scritto male) che mi parla dei dolori melensi di un qualunque Marco Carrera, che nella vita reale altro non è che un medico ricco che c'ha l'amante?
Forse la risposta giace in quelle frasi sottolineate dai lettori. Come sapete, se comprate un ebook su Kindle, l'e-reader vi evidenzierà le frasi più sottolineate: e lasciatemelo dire...sono davvero insulse.
Commenti
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O forse ho idealizzato il premio Strega.
Sai cosa può essere, anche? Si ripone molta fiducia negli scrittori già ben posizionati e troppa poca negli esordienti, che magari producono anche libri validi. O forse il panorama letterario italiano è mutato e sono in voga libri scritti male. Er esempio di recente ho comprato "Morti, ma senza esagerare": mi intrigava la storia, ma ho letto le prime pagine e mi è parso davvero scritto male. Magari migliora...
L'unica cosa buona di questi Premi è ricordare ai lettori timidi e occasionali che esiste il piacere della lettura!
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Per quanto riguarda il mio giudizio sul Colibrì, adesso a un anno di distanza dalla lettura, posso dire che a me non è piaciuto il finale, il buonismo che lo muove e la storia melensa con Luisa (spero di ricordare bene) mi pare poco verosimile. Tuttavia non oserei dire che Veronesi scrive male. Tutto gli si può dire, tranne quello. E non sono una sua fan, la mia è solo una ammissione. È una storia che ha diviso i lettori, ma sulla scrittura credo che nessuno abbia detto che Veronesi non sappia scrivere, anzi Il colibrì è architettato bene, vario nei registri e piacevole in ogni sua parte, al di là di certi passaggi.
Quanto alle sottolineature del kindle, come si sa, ci sono molti lettori occasionali sia del digitale che del cartaceo, che comprano il libro solo perché vincitore di un Premio, si sottolineano le frasi ad effetto, generalmente le più insulse, perché decostentualizzate etc. per fare il copia incolla sui social network. Per fortuna ci sono anche molti lettori che sottolineano frasi importanti per capire il pensiero e 'la poetica' dell'autore. Scusa la lungaggine, mi piaceva esprimermi qui, hai stuzzicato in me più di una questione !
Buone letture!