Dettagli Recensione
Caro Perdu
"Caro Perdu, che mi sei vicino e lontano come lo sono i sogni più lucidi e ariosi".
Dacia Maraini in gioventù ha perso un bambino al settimo mese di gravidanza e l'autrice, come qualsiasi donna al suo posto, ne è rimasta molto turbata:
"Mi hanno salvata, contro la mia volontà, e quello strappo non l'ho mai dimenticato".
"Corpo felice" è un dialogo immaginario fra l'autrice e il figlio mai nato, chiamato da lei Perdu. Un viaggio lungo in cui Perdu cresce e porta avanti la sua vita, una vita fatta di ostacoli, di decisioni da prendere, di cose da imparare.
Dacia Maraini punta soprattutto a spiegare al figlio perduto l'importanza della donna e lo fa con esempi davvero interessanti.
La biografia che si trova alla fine del libro, offre degni spunti validi sulle letture relative alle donne.
Un testo che punta a far riflettere, diretto e semplice da comprendere. Una lettura piacevole ma che non resta incisiva, almeno per me che dell'argomento ho già una buona conoscenza.
"Mi chiedi cosa intendo per corpo felice. Be' un corpo fertile, capace di partorire figli, ma anche pensieri e desideri, progetti e sogni".
Buona lettura.