Dettagli Recensione
La discesa agli inferi
Libro meraviglioso, struggente, intenso, intimo, intriso di dolore e nello stesso tempo pieno della luce della rinascita. Incentrato sul tema dell’aborto terapeutico, questo racconto è estremamente potente, nei contenuti, nello stile, nelle emozioni. Tutto inizia da un attimo prima dell’impensabile, ovvero di quell’ecografia che cambia tutto nella vita di questa famiglia. Il lettore segue un percorso che si snoda attraverso tutti i dubbi, le ricerche di conferme, ma soprattutto di smentite, la ricerca di soluzioni, il dramma della scelta. Questa giovane mamma che vuole recintare l’assurdo, per domarlo, per renderlo più familiare, per trovare la strada di superarlo. Perché se il futuro è diventato un amalgama di colori contrastanti, lei punta al distacco come arma di difesa, per lei indispensabile per ritrovare l’equilibrio. Luce e Pietro erano felici, poi in un istante qualunque sono precipitati e hanno dovuto scegliere per Lorenzo, troppo debole per vivere, ma anche troppo potente per morire. E nell’istante di quella scelta inizia la discesa agli inferi. Con tutti i risvolti psicologici che una scelta di questo tipo può comportare e che si ripercuotono nei mesi successivi. Poi arriva il momento inaspettato, forse nel luogo meno adatto ed in compagnia delle persone più impensabili, in cui Luce riesce a buttare fuori il suo dolore, rivendica la sua scelta ad alta voce e da lì, lentamente, incastrata in uno spazio neutro senza più colori, in cerca di una via d’uscita, sente che si possono riaprire timidi spiragli e vi si aggrappa. Trovando appigli. Trovano l’amore che non era mai andato via. Non penso che il nome della protagonista sia stato scelto a caso. Dalla penna di un’autrice che ho già avuto modo di conoscere e di amare follemente, è scaturita una storia che illumina.