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Dolci pasticci tra parole, fatti e pensieri
Quarantenne, uomo, il classico che si tiene a debita distanza dalle responsabilità. Ecco il primo approccio con Arturo ma c'è una chicca, o meglio, una sua esclusiva che rasenta la patologia: L'amore per la pasticceria, quella siciliana in particolare. Quanto vorrebbe condividere questa simbiosi culinaria con qualcuno eppure i colleghi immobiliaristi come lui e gli amici di calcetto (sport nel quale è stato trascinato suo malgrado nell'arduo ruolo di portiere) non sembrano interessati a questi argomento. La cottura della ricotta o la consistenza della crema non sono proprio al top dei discorsi comuni.
Arturo non ha una fidanzata, non ha particolari ambizioni finché qualcosa cambia e conosce Lei che ha una sua pasticceria ed è amore. Cosa non si fa per l'amore...è proprio una malattia!
Il nostro protagonista si trova alle prese con la religione ed iniziano così tre settimane di cristianità più pura con conseguenze inattese per lui che si approccia al Verbo dopo aver rubato un libro di catechismo ad un bambino.
Una serie di eventi ironici, comici e allo stesso tempo riflessivi. Si legge d'un fiato questo breve libro, l'ho comperato quasi per sbaglio e in due giorni l'ho divorato.
Alla fin fine i cristiani come dovrebbero essere? Come rapportarsi tra il proprio credo e la società? Con una penna ironica ma non banale il racconto si cala alla perfezione in un ambiente attuale, vite comuni, emozioni, sentimenti narrati in prima persona. Arturo da semi ateo decide di provarci, provare e credere in un obiettivo saranno elementi fondamentali per una sua crescita dentro e fuori di sé. Crescere vuol anche dire vedere più chiaramente chi ci sta attorno, oltre a noi stessi.
Ottima lettura, ironica, scritta bene.