Dettagli Recensione
La famiglia al centro della vita.
Come ogni anno la lettura del premio Strega in pectore è stata rispettata. Quest'anno, come quasi sempre, il libro è bello anche se a mio avviso inarrivabile resta M vincitore dell'anno passato.
In particolare, il Colibrì, ha un ottimo stile grazie alla sapienza dell'autore che mischia piani temporali, lettere, ricordi, rimandi al passato e al futuro che creano un clima di aspettative e curiosità che rendono la lettura super veloce alla rincorsa del sapere cosa succede dopo.
I personaggi tratteggiati sono molto variegati, si ha i lprotagonista che potrebbe essere descritto come un eroe moderno, data la quantità di difficoltà che deve affrontare nella sua vita; c'è la famiglia d'origine del protagonista dove ogni componente ha un suo ruolo e dove alcuni membri sono meglio approfonditi di altri; c'è poi la famiglia attuale fatta di moglie e figlia, che ha un impatto enorme sul romanzo ed è splendidamente raccontata. In tutto il romanzo, inoltre c'è una costante che varia tra malinconia, perseveranza e voglia di vivere che attraversa le epoche, che mette al centro come fulcro il significato di famiglia, che vince sempre nonostante il profondo ed enorme dolore provato e che dà vita alla splendida sequenza finale con il quale si chiude il libro.
A mio parere la parte finale in alcuni capitoli non è piaciuta, salvo quello citato in precedenza, in particolare il rapporto con "l'uomo del futuro" mi è risultato un po' artificiale. Inoltre, in alcuni tratti si perde il filo della sequenza temporale creando qualche confusione nella comprensione della storia.
Tutto sommato un ottimo libro, che merita di essere letto e soprattutto lascia un bel ricordo di una bella lettura.