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Il colibrì
 
Il colibrì 2020-07-03 15:06:57 Mian88
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Stile 
 
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Contenuto 
 
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Mian88 Opinione inserita da Mian88    03 Luglio, 2020
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Piccolo ma tenace colibrì

«Tu sei un colibrì perché come il colibrì metti tutta la tua energia nel restare fermo. Settanta battiti d’ali al secondo per rimanere dove già sei. Sei formidabile, in questo. Riesci a fermarti nel mondo e nel tempo, riesci fermare il mondo e il tempo intorno a te, certe volte riesci addirittura anche a risalirlo, il tempo, e a ritrovare quello perduto, così come il colibrì è capace di volare all’indietro.»

Marco Carrera è il figlio della borghesia fiorentina. Oggi oftalmologo, sposato, è stato in passato soprannominato dalla madre “colibrì” perché a dispetto di tutti i suoi compagni non era alto quanto la media, al contrario. Per siffatte ragioni viene sottoposto a una cura ormonale che gli consente di riprendere quei centimetri in più che gli mancavano e che quindi gli permettono di diventare un ragazzo come tutti. È quando meno se lo aspetta che la sua vita viene sconvolta: la moglie Marina ha chiesto il divorzio ed è incinta di un altro uomo.
Il mondo di Marco si sgretola. Ogni certezza viene meno, tutto viene rimesso in discussione. Ma come reagisce il nostro protagonista? Esattamente come un colibrì ovvero come l’uccellino più piccolo del mondo ma anche più tenace. Carrera è saldo sulle sue gambe e delle proprie convinzioni. Non vacilla, va avanti per la sua strada, è fedele a se stesso e a quel che è e ai suoi valori.
Ed è attraverso una penna rapida ma decisa, forse un po' confusionaria in alcuni tratti, una narrazione serrata ma intrisa tanto di delicatezza quanto di ironia, tanto di durezza quanto di concretezza, che la storia di Marco diventa la nostra storia in un percorso fatto di disavventure, malattie, perdite, lutti, amori assoluti quali quello per Luisa, di situazioni atte a spezzare.
Un titolo eterogeneo, capace di invitare alla riflessione, che scava nell’intimo e che non teme il dolore. Perché qui, il dolore, è una costante.

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Commenti

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Ciao cara,
io l'ho letto tempo fa. Non è brutto, è scritto bene . Ma troppo dolore, non lo sopporto... Non mi è piaciuto proprio in questo aspetto.. Buone letture... ciaooo
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