Dettagli Recensione
Una serie promettente
Gianrico Carofiglio l'avevo già conosciuto con altre opere, poi ho scoperto che questo libro è stato il suo esordio e mi sono incuriosita. Qui ci viene presentato l'avvocato Guido Guerrieri e già dal primo libro direi che la serie è molto promettente.
“Ho ripensato spesso a questo fenomeno. Allora non lo capivo. Adesso forse sì.
Ci si affeziona al dolore, persino alla disperazione. Quando abbiamo sofferto moltissimo per una persona, il fatto che il dolore stia passando ci sgomenta. Perché crediamo significhi, una volta di più, che tutto, veramente tutto finisce.”
Guido Guerrieri è in un momento molto difficile della sua vita, la moglie l'ha lasciato dopo dieci anni e gli attacchi di panico e la depressione sono sempre più presenti. L'avvocato non ha stimoli e capisce che l'unico modo per uscirne fuori è affrontare tutte le sue colpe.
Grazie a una segretaria super efficiente riesce a mandare avanti la “baracca” e un giorno dalla porta del suo studio entra una bellissima donna di colore che gli chiede di aiutare il suo fidanzato che è in carcere, accusato di aver ucciso un bambino di nove anni. Questo e molti altri incontri aiuteranno l'avvocato a superare il momento difficile.
Solitamente sono abituata a leggere gialli in cui il protagonista è un commissario o comunque uno dell'accusa, questa volta invece mi sono ritrovata dalla parte della difesa. Il bagaglio “professionale” dell'autore si fa sentire e anche se l'inizio è un po' lento, il libro scorre, si legge bene e risulta molto piacevole.
Guerrieri è affascinate, ironico, a tratti simpatico e soprattutto tosto:
“Facevo queste riflessioni, su fumatori di pipa e giocatori di racchettoni, e pensai che forse stavo davvero meglio, se avevo recuperato un po' della mia sana intolleranza”.
Leggero, piacevole e istruttivo (sulle procedure di diritto penale).
Buona lettura!
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