Dettagli Recensione
Oscenità abbastanza normale
Il libro racconta la crescita la formazione la maturazione Libero Marsel, che copre un ventennio a cavallo degli anni 80 anni tra Parigi e Milano, da quando prepubere comincia ad affacciarsi alla vita fino quando lui stesso diventa padre e perde la madre.
Trattazione non originalissima, racconta la vita di un beneducato ragazzo borghese, che non deraglia mai dai binari della normalità e quindi priva di particolare suspence. Classico romanzo di formazione dove in fondo quello che accade è tutto normale o quasi, dai complessi e dai turbamenti adolescenziali alle scelte della giovinezza e alle prime problematiche della maturità.
Libero Marsel è un bravo ragazzo che forse cerca di rifugiarsi troppo nell’onanismo e fra le grandi tette di una bellissima ed improbabile donna matura in veste di “consigliori” che lo guida da consumata bibliotecaria nella scelta dei libri di vita
Il fatto che i protagonisti siano tutti politicamente corretti e gli altri personaggi di contorno tutti abbastanza positivi ne fanno un libro un tantino buonista. Dentro al libro ci sono molto cose, forse inserite un po’ forzatamente come la scuola per immigrati, i viali pieni di prostitute straniere (qui un po’ in anticipo con i tempi) fino al suicidio assistito.
Come un po’ narcisistica appare il riferimento ad una serie di letture che dovrebbero guidare il giovane Libero nel suo cammino di formazione, ma che vengono nominati senza eccessivi approfondimenti
Il titolo, allusivo e fuorviante e la copertina, sembrano più un’operazione di marketing, di osceno non c’è proprio nulla, il sesso fa da sottofondo alla crescita e maturazione del ragazzo, ma senza particolari voli ne variazioni sul tema.