Dettagli Recensione
IL CERCHIO DELLA VITA
“Dio creò l'uomo a sua immagine;
a immagine di Dio lo creò;
maschio e femmina li creò.”
Genesi 1,27
Un Lui crea con una Lei, dalla notte dei tempi, un altro uomo: maschio o femmina. Un essere vivente e già in nuce morente, chiamato all’esistenza per un arco temporale circoscritto ma non definito: l’incognita più evidente della condizione chiamata vita. TEMPO. L’ essere nasce, del tutto inconsapevole; e l’essere, mentre il suo sistema fisiologico muta nel processo chiamato crescita, si inserisce in un contesto umano fatto di relazioni e si adatta. Inizialmente non dotato di categorie mentali utili a fargli decifrare l’ignoto che man mano si rivela, costruisce a sua volta categorie conoscitive e schemi comportamentali e assume, di riflesso, per il processo evidente dell’imitazione, quelli delle persone che gli sono più vicine. GENITORI. Esseri imperfetti che hanno già attraversato le fasi primordiali, esseri apparentemente finiti e conclusi in quanto adulti. Esseri che, in un processo di replicazione egoistica, bramano di scorgere nella loro genìa la propria unicità. CORTO CIRCUITO. Ogni essere umano è essere a sé: può riflettere l’immagine altrui, può essere cesellato finemente ma ha da fare, nella sua esistenza, il necessario processo di affrancamento da chi l’ ha preceduto, facendo tesoro degli errori altrui ma anche delle esperienze passate che non necessariamente portano solo, anche nelle avversità più buie, male o negatività. DOLORE. Necessario compagno dell’esistenza, passaporto per il superamento generazionale. RICONOSCENZA. Necessaria anch’essa per cogliere il dono della vita e cercare di spenderlo nel migliore dei modi possibili.
Un autore scrive, chiediamoci il perché.
Daniele Sannipoli è un giovane studente di medicina, una mente brillante, un ragazzo che si è sempre distinto per la passione con cui affronta il sapere. Un giovane uomo che sarà medico e che ha la sensibilità necessaria a sostenerlo in questa delicata professione; la lettura e la scrittura lo affiancano nel suo quotidiano e lo dotano di strumenti utili a sostenere gli uomini che un domani saranno i suoi pazienti. Un ragazzo di oggi che ha saputo, grazie al suo talento, regalarci lo stupore dell’universo emotivo di un giovane, restituendoci, a distanza di anni, i medesimi dubbi, le stesse fascinazioni, i dilemmi che ci hanno accompagnati guardando in viso i nostri genitori.
Perché ha scritto? Perché è un essere umano e agli altri esseri umani tende in un consorzio che ci unisce tutti nell’universalità della nostra condizione.
Indicazioni utili
Camus
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