Dettagli Recensione
Sopraffazione
Marco Balzano ricostruisce la storia di Resia e Curon, storia su cui ci si interroga visitando quei posti bellissimi. Anche io ho guardato con meraviglia il campanile che affiora dal centro del lago, andando in quei luoghi da sogno. La ricostruzione storica, certamente interessante, è però un pretesto per raccontare una storia di più larga portata di sopraffazione, di abuso, di prepotenza e di ineluttabilità del male. La lettura lascia una sensazione di amarezza e di bellezza. In un certo senso, è aumentata anche la mia comprensione e simpatia per la gente del posto, dove ho trovato, andandoci da turista, una certa ostilità, che ora in parte riesco a spiegarmi. Comunque, il libro va molto al di là del racconto storico, è veramente una lettura di grande profondità. Interessanti anche i personaggi. Sono tutti poco comunicativi, solitari, si capiscono più a sguardi o a gesti che con le parole. Sono tutt'uno con l'ambiente, con i monti, il fiume e l'alpeggio. Bello anche il rapporto tra le tre amiche e tra genitori e figli. Non tutto è spiegato. Per esempio resta avvolto nella nebbia il comportamento di Marica e degli zii che spariscono nel nulla, la storia di Barbara. A me sarebbe piaciuto saperne di più, però è anche bella questa atmosfera di mistero che l'autore ha saputo creare intorno ai personaggi. Il silenzio, l'incapacità di romperlo dona una interiorità intensa e dà la possibilità al lettore di intervenire nel testo con la sua immaginazione per dare un colore o un altro ai punti più oscuri.
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