Dettagli Recensione
CHE MI COMBINI , ELENA?
Ho comprato questo libro appena uscito (ammetto che ero ancora emozionata dalla lettura de L'amica Geniale). Considero Elena una scrittrice intima: le donne le conosce bene e le racconta senza veli, svestendole dai ruoli sociali e raccontandole per quel che sono. Nel caso de "L'amica geniale" ci è riuscita perfettamente: il personaggio di Lila è graffiante, affamato di vita, ha un'energia immensa. La vita bugiarda degli adulti non ha potenza. Mi ha interessata solo la prima parte, dove Elena descrive bene la presa di coscienza della protagonista nel riconoscere il suo io e quindi distaccarsi dai genitori e dalle loro aspettative irrealizzabili. Il resto del romanzo è confuso e soprattutto si ha una spiacevole sensazione di deja vu per tutta la durata della lettura. Il padre di Giovanna è un Nino Sarratore imborghesito, zia Vittoria una Lila passiva e abbrutita dalla vita.
Credo sia chiaro che Elena ha voluto approfittare del successone de L'amica geniale per poter sfornare un opera tiepida, assolutamente lontana dall'originalità dei vecchi capolavori.
Consigliato? No, se sei al primo libro della Ferrante (potresti farti una brutta opinione su una scrittrice meravigliosa).
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