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La nevicata del '56 in Sardegna
È una Sardegna algida e cupa, a tratti dura e accigliata, dai grandi spazi e al tempo stesso angusta quella che accoglie il lettore nel romanzo di Marco Casula.
Sembra quasi che il sole faccia fatica a infiltrarsi tra le pieghe dell’oscura vicenda familiare che, pagina dopo pagina, si svela tra un capo e l’altro dell’isola; soltanto l’epilogo renderà possibile un nuovo inizio, luminoso come “l’alba di una mattina di primavera scintillante”.
Sullo sfondo la memorabile nevicata del 1956. Non a caso, accanto al giovane Josto, la neve è l’altra grande protagonista indiscussa, anzitutto complesso stato interiore prima ancora che semplice fenomeno meteorologico.
Attraverso uno stile narrativo maturo ed elegante, l’autore ci conduce tra paesaggi dell’anima che percorrono intrichi di viuzze innevate, languono in palazzi ombrosi e decadenti o affiorano da macerie di conflitti in verità mai sopiti.
Una storia d’altri tempi che ci propone, tuttavia, un tema sempre attuale: il rapporto tra genitori e figli, nonché quello tra fratelli. Un romanzo intenso e appassionante dove il presente si intreccia al passato, in attesa che quest’ultimo possa diventare “una ragione di scelta per l’avvenire”.
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Anche per noi isolani la saredegna resta tutta da scoprire!
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