Dettagli Recensione
Una storia lunga in corta riga
Uno degli autori italiani che amo di più si è ingegnato nello scrivere un’opera che stilisticamente è molto originale: è scritta come una ballata e si presenta in versi, anche se è un’opera narrativa. Agganciandosi all’elemento della mela cotogna, un frutto brufoloso giallo oro, giallo elettrico, dal folle profumo, fatto di sole e luna, un frutto dei contrasti, questo scritto sprigiona odori e suoni di un mondo a noi geograficamente vicino ma culturalmente lontano. Questo frutto è misterioso, perché è l’unico che con il tempo è capace di rendere più forte il suo profumo, invece che farlo illanguidire; è pieno di bitorzoli, ma col tempo diventa sempre più rotondo, più morbido, più bello, più femminile. Di questa lettura ti rimane il fascino più che il contenuto, l’atmosfera più che la sostanza, la magia. Perché non sei tu che devi fare il viaggio, ma è il viaggio che costruisce te. Perché la vita offre la possibilità di fare un viaggio straordinario e di ascoltare milioni di suoni, milioni di storie. Come sarebbe brutto se questo povero mondo perdesse il gusto delle storie da ascoltare.
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