Dettagli Recensione
Molto bello
Cesare è un uomo anziano, vedovo da alcuni anni, che fa i conti con se stesso e con i propri errori con assoluta franchezza.
Non vuole sembrare a tutti i costi simpatico, anzi, sembra voler esasperare l'atteggiamento da burbero che in realtà è più una facciata per difendere la propria diversità dagli altri anziani.
La vita di Cesare scorre tutto sommato abbastanza tranquilla nonostante i continui battibecchi con la figlia e un'imbarazzo di fondo con il figlio , al quale Cesare imputa il fatto di non avergli mai confidato di essere omosessuale come una mancanza di fiducia.
Le sue compagnie sono un vecchietto disilluso e timoroso del piano di sotto , una vicina "gattara" e una prostituta che frequenta abitualmente e con la quale finisce per socializzare in maniera più profonda del mero mercanteggio. Storie di persone ormai sole che volendo negare al mondo la propria solitudine si cercano nonostante i reciproci difetti per sfuggire al silenzio dei propri appartamenti vuoti.
Un giorno Cesare si accorge che una vicina di casa è vittima di violenza domestica da parte del marito e cerca di aiutarla sorretto dal suo indomito ottimismo e dall'incoscienza di chi non ha più molto da chiedere alla vita. Dietro la maschera di cinismo di Cesare si nasconde un uomo che non ha più bisogno di compromessi e neanche ne vuole, che fa quello che gli sembra giusto incurante delle possibili conseguenze a dispetto dei limiti impostigli dall'età consapevole dalle tante cose non fatte in passato "…per vivere una vita davvero degna bisognerebbe prendere decisioni importanti ogni mattina. Purtroppo per me scegliere è logorante, e non l’ho mai fatto, è per questo che sono stato un incompiuto".
Cesare cercherà di aiutare la donna ma "nessuno può essere salvato se non lo vuole" e nel contempo di recuperare il rapporto con i figli agendo con la consueta franchezza e costringendosi a dire parole che la vita gli aveva fatto trattenere ingiustamente per troppo tempo.
Bellissimo personaggio tratteggiato in modo brillante, Cesare ha un'ironia di fondo schietta e senza filtri, è un uomo che vede la sua vita scorrergli davanti e riesce a comprendere i propri errori e quanto ognuno di questi gli sia costato soprattutto nel rapporto con chi gli ha voluto bene "Si crede di non avere bisogno di nessuno, finché ci si accorge di non avere più nessuno". Cesare non si fa sopraffare dai rimpianti e ha la lucida determinazione per rimettere a posto quel che si può cercando di trasmette ancora qualcosa ai propri figli : "mi piace chi combatte ogni giorno per essere felice".
Nel libro di Marone ci sono vari temi di assoluta attualità che si intrecciano come accade spesso nella vita (la vecchiaia, il tradimento, l'omosessualità, la violenza domestica, l'incapacità di comunicare, l'egoismo) senza pretese di tracciare la via verso una "morale" superiore, Marone crea una storia credibile e dal ritmo sostenuto che si fa leggere d'un fiato come se fosse un romanzo d'avventura perchè in fondo la vita raccontata dalle parole di Cesare è un'avventura continua in cui il finale è struggente.
Qualche filosofeggiare di troppo forse in linea col personaggio ma nel complesso un gran bel libro.