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La storia
 
La storia 2019-09-02 09:41:49 siti
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
siti Opinione inserita da siti    02 Settembre, 2019
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Incessante forza distruttrice

È tempo di riscoprire questo romanzo che all'epoca della sua prima pubblicazione nel 1974 fu, al tempo stesso, un vero e proprio successo editoriale e un oggetto di critica spietata. Invero, pare che ancora oggi sia molto venduto anche se dai più non letto o scoperto tardivamente. Non è certo l'eco distruttiva della critica ideologizzata a tenercelo lontano, quanto un inspiegabile e generalizzato disamore per la storia. Eppure questo romanzo di oltre seicento pagine assolve l'importante funzione di avvicinarci alla nostra storia e lo fa in modo semplice con protagonista un mondo di popolani, espressione di una vitalità sincera e genuina, sprovveduta e meschina. Al centro Ida, una maestrina romana d'adozione, ebrea, vedova, madre di due figli, Nino e Useppe, in realtà fratellastri perché il secondo è il frutto di una violenza gratuita perpetrata da un giovane e sprovveduto soldato tedesco ai danni di Iduzza. Attorno al loro universo ruota un microcosmo di personaggi che si muovono imperterriti nello scenario di una Roma sventrata dagli eventi della seconda guerra mondiale. Sono i quartieri popolari bombardati, il ghetto forzatamente popolato e poi tristemente svuotato, le periferie suburbane dove ancora la campagna riesce a restituire una primordiale vitalità. Il tempo del vivere è scandito dagli eventi bellici e l'esistenza è ridotta a pura sopravvivenza; molti soccomberanno mentre altri resisteranno, tutti però in un modo o nell'altro verranno schiacciati dalla Storia. Opera meritoria, di godibile lettura con il pregio di non scadere mai nella retorica nonostante il dolore rappresentato, capace anche di trasmettere non un'ideologia, come molti avrebbero auspicato al tempo, ma ideali, benché pervasi da un cupo pessimismo, a cui l'umanità non dovrebbe mai rinunciare. Una tensione alla vita, pura e bella, contro i soprusi del passato e le temute involuzioni del presente, quelle degli anni '70 così tristemente attuali ancora oggi.

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Commenti

8 risultati - visualizzati 1 - 8
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lapis
02 Settembre, 2019
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Dai più non letto o scoperto tardivamente... hai ragione, Laura. Anch'io non mi sento mai pronta per affrontarlo e lo lascio attendere in libreria, intimorita dalla mole e dalla durezza. Bello ritrovare il tuo commento, ottimo come sempre.
La Morante mi ha stregata con il suo "L'isola di Arturo" e nonostante questo rimando sempre questo suo altro libro. Prima o poi mi deciderò.
Ciao Laura! Mi trovo nella stessa situazione di Ioana..
La Morante, già conosciuta per " l'isola di Arturo" ... mi intimorisce riguardo a questo romanzo...
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siti
02 Settembre, 2019
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Grazie Manuela, la mole si può affrontare tranquillamente, non temere; è una lettura scorrevole, il contenuto lo definirei attutito dallo stile pacato. Io, molto emotiva, mi sono emozionata due volte.
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siti
02 Settembre, 2019
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Ciao Ioana, anche io ero ferma a "L'isola di Arturo" , poi prossima a una partenza ho usato la stessa tattica di sempre: avevo solo quel libro e l'ho letto, non solo, la lettura ha prodotto una curiosità verso la biografia della Morante che purtroppo paga, nel panorama nazionale, il fatto di essere una donna, cosa di cui si lamentava e non perché fosse gelosa dei successi del marito...
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siti
02 Settembre, 2019
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Anche a te Marianna dico che è una lettura di facile fruizione.
Matelda
03 Settembre, 2019
Ultimo aggiornamento:
03 Settembre, 2019
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Grande libro che ho letto subito quando fu pubblicato e difeso a muso duro dalle odiose critiche strumentali di allora.
Non lo rileggerò perché sono passati troppi anni. Conservo però dentro di me il ricordo di quella appassionata e appassionante lettura
Grazie siti della recensione sintetica ed esaustiva
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siti
03 Settembre, 2019
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Brava Matelda, penso che la Morante abbia infastidito anche in quanto donna!
8 risultati - visualizzati 1 - 8

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