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Un amore
 
Un amore 2019-08-19 09:44:55 Scavadentro
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
4.0
Scavadentro Opinione inserita da Scavadentro    19 Agosto, 2019
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Un amore, non l'amore.

Dino Buzzati è una di quelle figure che hanno elevato la letteratura italiana, precursore per stile e originalità. E' autore di capolavori come "Il Deserto dei Tartari" ed i suoi racconti sono perle uniche ed emozionano ancor oggi dopo quasi cent'anni. La critica (soprattutto quella "colta") ha definito "Un amore" non positivamente, definendo l'opera un tentativo di Buzzati di affermazione globale, non più criptico o fantastico, teso a raggiungere un pubblico vasto per ragioni di "cassetta". Non concordo con queste tesi, sia per contenuti che per stile. La scrittura di Buzzati è si chiara e scorrevole, ma per leggere tra le righe del romanzo occorre dimestichezza con tutto il lavoro autoriale certamente patrimonio solo di lettori preparati e consapevoli del mondo metafisico, fantastico e immaginifico dello scrittore. Il protagonista del libro, Dorigo, non è solo figura borghese arricchita incapace di amare a pagamento. Laide non è solo la ballerina prostituta minorenne già segnata dalla vita, bugiarda e approfittatrice. Bisogna inserire il contesto, l'Italia che sta vivendo il boom economico, gli anni '60 con le prime avvisaglie di un movimento di liberazione sessuale e sociale agli albori ma ben presente. Buzzati espone la vita vuota e "inutile" di Dorigo, il suo innamoramento cieco verso la ragazza che diverrà ben presto la sua mantenuta. Ci racconta la testarda illusione di un uomo ormai maturo che ignora volutamente i tradimenti. Laide approfitta economicamente e sentimentalmente con spudorate menzogne di Dorigo. Il rapporto si basa su un cinico accordo che coinvolge sempre più soltanto la parte maschile , umiliata a fare d'autista alla ragazzina che palesemente si gode i frutti della sua bellezza con sfrontato egoismo. Dorigo quindi accetta il "cugino" di Adelaide, le paga vacanze in albergo ecc.. trasformandosi in uno "zio" che solo con regole precise può usufruire dell'amore nell'appartamento da egli stesso pagato. L'uomo nel confronto con se stesso più volte tenta di eliminare il sentimento, ripromettendosi di agire con forza e liberarsi di quell'amore che in momenti di lucidità riconosce come inesistente e a senso unico, basato solo su un contratto economico. I continui ripensamenti ci descrivono magistralmente il rapporto tra esseri umani, tra l'innamorato illuso ma per questo tenace, la donna giovane e sensuale unica meta, unica ragione di vita e quindi impossibile da lasciare. Dorigo si aggrappa a questo sentimento indeterminato (non l'Amore ma un amore) come un naufrago in vista della morte certa, che senza questo sentimento sarebbe ancora più terribile a chiusura di una vita inutile. Non svelo il finale anche se trattasi di un “classico”, anche se rappresenta l'unico motivo di dubbio e contraddittorio per la scelta dello stesso nell'economia generale del romanzo.

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Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Il Deserto dei Tartari dello stesso e Seta di Baricco
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Commenti

9 risultati - visualizzati 1 - 9
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Bella presentazione di un libro che ultimamente è tornato in qualche modo a far parlare di sé. Per altro io dubito molto di quella critica italiana, tanto ideologizzata da dimenticare il valore della letteratura, che tra crociani, marxisti e company ha fatto più male che bene. Mi è rimasta impressa la stroncatura dei Dialoghi con Leucò di Pavese, che a mio avviso rappresentano una vetta della letteratura italiana del secolo scorso e che magari possono anche non piacere, ma definirli libretto d'occasione è da miopi.
Matelda
19 Agosto, 2019
Ultimo aggiornamento:
19 Agosto, 2019
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Ottima recensione. Ma, per favore , mi sbaglierò , però , a mio avviso ,tra Il deserto dei Tartari di Buzzati e Seta di Baricco , ce ne corre , come tra un acuto splendidamente emesso , tipo Lauri Volpi e uno stiracchiato di tanti tenori attuali ...
Adoro Buzzati, un autore che è sempre una scoperta, lasciato ai margini a volte. Dino Buzzati non è solo "Il deserto dei Tartari", ma anche "La boutique del mistero" coi suoi bellissimi racconti, talvolta anche superiori ad alcuni di Poe! E poi c'è questo libro che hai ben recensito tu e che non ho letto ancora. Grazie!
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archeomari
20 Agosto, 2019
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Oddio Matelda...hai proprio ragione, non si possono proprio paragonare!
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Scavadentro
20 Agosto, 2019
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Grazie per le belle parole....
Anche le tue recensioni sono illuminanti e profonde. Buona lettura
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Scavadentro
20 Agosto, 2019
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Hai certamente ragione, ma Baricco lo stimo dal programma di tanti anni or sono sui libri "Il circolo Pickwick". Quindi sono di parte....
Buona lettura
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Scavadentro
20 Agosto, 2019
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Ciao e grazie per le belle parole.
Questo libro, "Un amore" è molto diverso per tema e stile.
Adoro Buzzati e "Sette piani" è forse uno dei suoi racconti migliori
Buona lettura
Bel commento! Grande Buzzati, il colombre e la giacca stregata insieme a i sette piani tra i miei preferiti, letti e riletti.
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Scavadentro
21 Agosto, 2019
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Grazie, anche io ho letto più volte i racconti, anche perché presenti in più raccolte (tipo i bestiari ecc...)
9 risultati - visualizzati 1 - 9

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