Dettagli Recensione
Un romanzo dolce
Un romanzo dolce, a tratti divertente; una bella storia di rivincite, rinascita, di donare e ricevere. Maria Vittoria e il Professore instaurano un'amicizia delicata, fatta di letture di frasi dei grandi filosofi e patatine fritte, caffè e, a volte, squallide zucchine lesse. Lei si occupa di lui, ma lui le dona la sete di conoscenza, la voglia di riprendere in mano la vita e reagire per non soccombere all'idea che nulla può cambiare. Maria Vittoria smetterà di stirare camicie e comincerà a leggere aforismi di Epitteto; smetterà essere spettatrice della vita degli altri e inizierà a vedere con le mani, ad ascoltare con il naso, a toccare con le papille gustative. Intorno ai due protagonisti di questa storia, ruotano una serie di personaggi: Elisa, il Prigioniero, Aurora, la vicina KGB, la Vally e saranno, anzi saremo, anche noi lettori, tutti attratti dalla libreria del Professore dove i libri sono collocati secondo un ordine che solo lui conosce. Momenti critici durante i quali la cecità di lui prenderà il sopravvento si alternano con momenti di pura spensieratezza in una Livorno troppo afosa nelle lunghe giornate di agosto e fredda e ventosa durante le festività natalizie. Anche a noi lettori sembrerà di passeggiare con un libro in tasca nella terrazza Mascagni, "scacchiera dei ricordi". E come promesso dal titolo, il caffè, questo piccolo segreto tra Luciano (il Professore) e Maria Vittoria, farà talmente da protagonista nella storia che quasi sembrerà di averne sempre una tazzina sotto al naso. Con questo romanzo conquisteremo con la protagonista le vette dell'indipendenza e ci lasceremo cullare dalle parole di Sant'Agostino: "tardi ti amai, bellezza cosi antica e cosi nuova..."