Dettagli Recensione

 
Quella metà di noi
 
Quella metà di noi 2019-06-26 18:41:14 Antonella76
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
Antonella76 Opinione inserita da Antonella76    26 Giugno, 2019
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Spazi di intimità da preservare...


Ovvero...
...quella parte di noi che teniamo custodita nel profondo, e che non vorremmo mai affiorasse in superficie, che non riusciamo ad affrontare, a raccontare, ma che continua ad esistere, nonostante l'imbarazzo.
È un libro che parla di "spazi di intimità da preservare, nascondigli per azioni incoerenti, fughe, sguardi, libertà particolari, il trucco che nasconde l'evidenza, pozze in cui saltare a piedi scalzi, regali senza mittente, errori, vendette. Persone amate."
È un libro che dà voce a chi è capace di reinventarsi, a chi non ha paura di trasformarsi attraverso il rapporto con gli altri, a chi si domanda quanto è disposto a cedere di se stesso, di quella sua metà oscura, nel difficilissimo gioco della reciprocità.
È un racconto a più voci, esistenze sempre in bilico tra la difficile realtà quotidiana e le illusioni, quelle illusioni necessarie a sopravvivere, perché sono bugie raccontate (a noi stessi) per prolungare i sogni quando non si è disposti ad ammettere la disfatta.

Il personaggio di Matilde, maestra in pensione e badante per necessità, mi ha insegnato che bisogna saper indossare tanto gli abiti quanto i difetti, gli anni e i pensieri, quelli giusti, quelli capaci di farci sentire bene dentro la nostra esistenza, che non sarà mai perfetta, ma almeno che sia di una misura comoda.
Mi ha fatto capire l'importanza di percepirsi come degni di amore, a dispetto di tutto, a prescindere dall'età e dalle condizioni (madre, moglie, nonna, vedova), anche di fronte ad un passaporto ed una valigia già pronti e mai usati.
Perché non sempre è necessario barattare i sogni con la verità.
Non serve a nessuno.

Un romanzo bellissimo, denso di malinconia e di amarezza, pieno di solitudini e di sogni infranti.
(Bellissime le pagine sulla situazione delle badanti straniere in Italia...toccanti ed illuminanti.)

Paola Cereda (grande scoperta che approfondirò) riesce a dare spazio e corpo a tutti i personaggi del suo romanzo (compresa Torino), anche quelli apparentemente secondari hanno una loro tridimensionalità e diventano protagonisti nell'impeccabile intreccio di vite che la scrittrice ci ha mirabilmente donato.
Ognuno, con i propri affanni e con le proprie debolezze, partecipa al grande quadro della vita nella sua impossibilità di essere vissuta senza ombre.
Abbiamo tutti una fotografia nella tasca della giacca, una cartolina sotto la calamita del frigorifero, affetti dimenticati o da dimenticare.
Abbiamo tutti diritto "a vivere per essere felici almeno un po', e a morire per non essere infelici per sempre".

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
70
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

I qui presenti
La vita a volte capita
Errore 404
La stagione bella
Fumana
Nina sull'argine
Liberata
Un millimetro di meraviglia
Nannina
La neve in fondo al mare
Chiudi gli occhi, Nina
Magnifico e tremendo stava l'amore
Dove la luce
Il nostro grande niente
Chi dice e chi tace
Marabbecca