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Nell'ombra di Guido
Mario conosce Guido al liceo: i due sembrano riconoscersi subito come le due parti complementari di qualcosa di più grande. Due figli degli anni sessanta che vorrebbero ribellarsi, ma a che cosa poi? Pieni di slanci in avanti, per poi tornare frettolosamente indietro incarnano perfettamente la difficile situazione di trovarsi ragazzini in un momento in cui anche il mondo sembra essere un preda degli ormoni adolescenziali. La loro amicizia è altalenante ma segnata da fatti importanti: le lotte studentesche, i primi approcci con le ragazze, le scelte scolastiche e lavorative. Più coerente e posato Mario si organizza comunque una vita approfittando di quello che il caso gli mette a disposizione. Guido invece non riuscirà mai ad adattarsi al mondo: vorrebbe che fosse il resto del cosmo a mettersi al suo servizio: ribelle di comodo capace di indignarsi di fronte alla pretesa del suo editore di mettere mano al suo libro, ma più che disponibile a spendere compensi e anticipi per futuri lavori.
Ho trovato questo libro interessante perché tratta un infinità di argomenti, ricorrendo alla scelta di mettere l'uno a fianco dell'altro due ragazzi che in fondo sono diametralmente opposti anche se per tutto il romanzo cercano di avvicinarsi e di riuscire a catturare l'uno la serenità e l'altro l'inquietudine dell'amico. Quando sono assieme Guido è il faro che con la sua luce mette chi gli sta attorno in ombra. Quando sono separati Mario è il rassicurante lumicino che si vede dietro la finestra in una notte di tormenta. Il libro à raccontato un po' nel modo scanzonato e leggero di vedere le cose dei ragazzini. I fatti che succedono sono molti, alcuni anche piuttosto gravi o drammatici, ma ci sono svelati con pacatezza e senza tanti patemi d'animo. Non è decisamente il volume che si divora in poco tempo, girando in fretta le pagine per veder quello che succede. La lettura è lenta, tipo : succederà quel che deve succedere. Il finale: direi che era inevitabile. Mi sono chiesto a partire dalla metà del volume in che modo De Carlo sarebbe riuscito a far quadrare il cerchio. Devo dire che c'è riuscito nel modo migliore possibile.