Dettagli Recensione

 
Le città invisibili
 
Le città invisibili 2019-05-02 13:49:36 Valerio91
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Valerio91 Opinione inserita da Valerio91    02 Mag, 2019
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Pensieri in forme di città

Con questo libro, che desideravo leggere da molto tempo ma che solo ora sono riuscito a recuperare, ho avuto la conferma della genialità di Calvino; una genialità che, tuttavia, in certi casi è difficile da afferrare. A qualcuno potrebbe apparire come un pregio, ma per quanto mi riguarda è quello che non mi ha permesso di amare totalmente “Le città invisibili”. Per come la vedo io, il genio completo è colui che riesce anche a rendere al meglio al mondo il frutto di questo dono. È assolutamente apprezzabile il modo in cui l’autore si abbandoni ai viaggi della sua mente; sono ammirevoli i voli pindarici che esegue nella sua immaginazione e che prova a esprimere col padroneggiamento assoluto della nostra lingua. Tuttavia, è difficile entrare in un mondo e in una concezione di esso che, a volte, diventa quasi comprensibile soltanto alla mente che l’ha partorito.
“Le città invisibili” è una raccolta di pensieri che prendono la forma di città, o di città che prendono forma di pensieri. Non si tratta di un romanzo, ma di descrizioni estetiche e allegoriche di alcune città di fantasia, per la maggior parte surreali. Alcune descrizioni sono favolose: queste città prendono improvvisamente vita nella mente del lettore grazie all’immensa maestria di Calvino, che riesce a materializzare città assurde, che nulla hanno delle città che siamo abituati a osservare giorno dopo giorno; eppure ci appaiono quasi reali, assolutamente possibili, e cariche di una suggestione che nessuna città terrestre potrebbe avere. Oltre alle vivide immagini però, ci troveremo ad affrontare i pensieri che le forme di quelle città fanno nascere, con la figura dei suoi abitanti, che possono rappresentare vari lati della natura umana.
Ogni descrizione è collegata dai dialoghi tra l’imperatore Khan e Marco Polo, che è il narratore e descrittore delle città di cui ci ritroveremo a leggere, visitate nel corso dei suoi viaggi. Ma sono viaggi reali? Chissà.
“Le città invisibili” è un esperimento audace, unico, che probabilmente andrebbe letto con l’attenzione che riserveremmo a dei componimenti poetici. La loro brevità, in effetti, è uno degli aspetti che suggerirebbe questo approccio. Credo proprio che lo rileggerò, in futuro, per provare a cavare di più da queste parole che Calvino ha messo insieme, e che lo elevano comunque su un gradino più alta sulle scale della mia stima letteraria.

“L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.”

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
190
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

6 risultati - visualizzati 1 - 6
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Complimenti Valerio. Le tue recensioni sono sempre estremamente personali, pur senza per questo essere meno obiettive.
Ciao Vale, lo sperimentalismo di Calvino è sempre geniale ed un ottimo mezzo per perseguire la leggerezza di cui ha parlato nelle sue famose "Lezioni americane", te ne consiglio caldamente la lettura insieme all'audace Palomar.
Ciao Valerio, sono completamente d'accordo con la tua osservazione sul fatto che il genio completo è colui che si fa capire dal mondo. Ottima recensione, bravo.
Ciao Giulio,
ti ringrazio, non ti nascondo i miei sforzi per fare in modo che venga fuori quello che una lettura mi ha dato a livello personale, cercando di non inquinare troppo il mio giudizio coi miei gusti e senza omettere quelli che sono i pregi di un'opera, anche se non mi è piaciuta.

Vale.
Ciao Laura,
ricordo bene i tuoi consigli: "Lezioni Americane" è sulla mia scrivania in attesa del suo turno, che credo proprio arriverà a breve. Ero tentato anche di leggere "Palomar" subito dopo "Le città invisibili", ma ho deciso di farlo slittare; ma non per molto tempo, stanne certa! :)

Vale.
Ciao Chiara,
è una cosa della quale sono assolutamente convinto e l'esempio più fulgido credo sia rappresentato da Shakespeare. In Calvino si avvertono le peculiarità del genio, ma delle volte ho percepito un'incapacità di trovare un modo per trasmetterlo in modo cristallino. Ma sono certo che il caro Italo in molte delle sue opere ci sia riuscito: questo mi invoglia ad approfondirne la lettura, e non ti nascondo che si tratta dell'autore italiano che, oggi come oggi, apprezzo di più.

Vale.
6 risultati - visualizzati 1 - 6

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Di bestia in bestia
I qui presenti
La vita a volte capita
Errore 404
La stagione bella
Dimmi di te
Fumana
Nina sull'argine
Liberata
Un millimetro di meraviglia
Nannina
La neve in fondo al mare
Chiudi gli occhi, Nina
Magnifico e tremendo stava l'amore
Dove la luce
Il nostro grande niente